Herta, dopo il test con McLaren spera in una FP1

Herta, dopo il test con McLaren spera in una FP1© Twitter McLaren

Il pilota statunitense ha svolto un articolato programma di lavoro a Portimao, due giorni di test per scoprire la F1. Sarà tra i candidati rookie a girare nelle libere 1 di un week end

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F.P.

13.07.2022 ( Aggiornata il 13.07.2022 09:31 )

Portimao, due giorni di test, valgono un po' come premessa per un futuro, chissà, da pilota in Formula 1. Colton Herta ci spera, guarda a un'opportunità che posiziona nel giro di un paio di anni, il 2024 se l'ordinario evolversi delle cose porterà McLaren a continuare con Daniel Ricciardo anche nel 2023.

Scenari di mercato che si inseriscono quali ulteriori, rispetto a un'esperienza, la prima al volante di una Formula 1, vissuta su due giornate di test, 162 giri completati a Portimao e la scoperta della MCL35M.

I dati più dei tempi per valutare la competitività

"È una pista sulla quale è difficile capire e fare confronti, a causa del vento e di molti fattori. È stata una giornata un po' più fresca di quanto non lo fosse nel week end di gara.

Sono contento dei tempi ma avevamo gomme leggermente diverse rispetto a quando si corse qui e, se riprendiamo i commenti di molti piloti di un anno fa, parlavamo quanto fossero giornate ventose e quanto questo cambiasse il comportamento della macchina di curva in curva.

Quindi, relativamente ai tempi, è difficile pronunciarsi e fare confronti. Penso che gli ingegneri sappiano se sei veloce o meno leggendo i dati", spiega a chiusura del test, parlando di tempi e confronti con quanto ottenuto da Norris e Ricciardo nell'arco del week end di gara 2021.

Si vede competitivo in Formula 1, Herta: "Sì, non si può dire altrimenti a questa domanda altrimenti non saresti un pilota professionista. Credo di essere abbastanza veloce. Immagino sarà il tempo a dire se anche loro sono d'accordo, spero di poter avere altre opportunità di guidare e dimostrarlo".

Un assaggio di 2022 con le libere 1

Andreas Seidl ha confermato l'impegno McLaren a far girare in due week end di gara - come prescrive il regolamento - un pilota rookie dopo la pausa estiva. Potrebbe toccare a Herta, oppure a O'Ward o Palou, in uno scenario assai diverso dal test privato.

L'editoriale del Direttore: Un blitz a tutto gas

"Girare nelle libere del venerdì è qualcosa alla quale sarei disponibile. Quanto ai test con la macchina dell'anno precedente, non si può chiedere di meglio, visto che hai la pista tutta a tua disposizione e passi tutto questo tempo in macchina; qualcosa che in un turno di libere 1 da 60 minuti non avresti. Però sarebbe bello avere un assaggio delle macchine 2022 e confrontarle con questa. Sì, io ci sarei".

Spinta sorprendente della power unit

Le differenze tra Indycar e F1 sono note, esplorate da piloti al passaggio da un mondo all'altro del motorsport. La fisicità delle monoposto Indycar prive di servosterzo da un lato, la prestazione in curva delle F1 dall'altro, sono fattori spesso richiamati da chi vive la prima esperienza al volante.

Per Herta, c'è altro: "La prima cosa che sorprende della F1, tolto il limitatore fuori dalla pitlane, è tutta la coppia disponibile, anche se sei a bassi regimi di giri spinge. È stata la cosa più grande: la velocità sul dritto, l'accelerazione e la frenata. Chiaramente ha velocità in curva superiori a quelle di una Indycar, però non mi ha impressionato tanto quanto l'accelerazione e la facilità nell'avere tutti questi cavalli non appena premi l'acceleratore.

Mi sono sentito a mio agio e la cosa più grande è stata il mettere insieme il giro. Sento di aver trovato il limite intorno a metà della prima giornata, però si è trattato di singole curve messe insieme; al secondo giorno mi sono trovato a mio agio nel comporre tutti i giri, con tanta e poca benzina. C'è voluto un po'".


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