Ferrari, l’asse Vasseur-Steiner e quei tre "no" a Binotto

Ferrari, l’asse Vasseur-Steiner e quei tre "no" a Binotto

Appiedato Schumi e rifiutati Giovinazzi e Shwartzman, tutti caldeggiati dal team principal in uscita, la Haas ha preso Hulkenberg raccomandato dal francese

Fulvio Solms

28.11.2022 10:12

Riserva sarà lei! Semmai terzo pilota, ecco una definizione più degna e che rende meglio l’idea dell’importanza del supplente che gira il mondo con questa o quella maglia, e non per consumare gelati nel motorhome della squadra. L’importanza di questa figura è aumentata negli ultimi tre anni per via delle incognite legate al Covid ma è fondamentale anche al simulatore, talvolta operando a casa, in parallelo con i titolari impegnati in pista. Se ci fate caso, sul binario del pilota di riserva scorrono sliding doors risultate molto significative. Bene, anzi male: il terzo pilota è un punto dolente per la Ferrari, non nel senso di Antonio Giovinazzi che finora ha coperto questo ruolo, ma del ruolo stesso.

La situazione a Maranello è diventata particolarmente critica dopo che Gu?nther Steiner (certamente con l’avallo di Gene Haas) ha compiuto ben quattro mosse.

Domanda delle cento pistole: perché Steiner ha compiuto tre volte uno sgarbo nei confronti della Ferrari, partner strettissima sotto il profilo tecnico? Perché se si è deteriorato il suo rapporto con Binotto, si è rinsaldato quello con la Ferrari. Intendiamo: con la Ferrari che verrà.

Binotto, fine della storia in Ferrari: una favola senza lieto fine

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