Horner: Red Bull ha un bersaglio addosso e dà fastidio che vinca

Horner: Red Bull ha un bersaglio addosso e dà fastidio che vinca© Getty Images

A Milton Keynes c'è la convinzione di una squadra nel mirino, da ultimo con la vicenda budget cap, perché vincente da brand di energy dring e contro costruttori di auto

F.P.

29.11.2022 ( Aggiornata il 29.11.2022 09:26 )

Se la vicenda dello sforamento del budget cap da parte di Red Bull, sul bilancio 2021, si è risolta con la penalità concordata con la FIA - multa più una limitazione ulteriore al tempo spendibile per lo sviluppo in galleria del vento, nel 2023 -, restano le domande a Milton Keynes sulla fuga di notizie che nel week end del GP di Singapore ha portato la vicenda a diventare di pubblico dominio. 

Chi è convinto di un team che "dà fastidio" perché vincente, è Christian Horner. 

Sulla vicenda del budget cap, il team principal è tornato a commentare, sottolineando come "si impara sempre qualcosa e sarà qualcun altro ad avere un problema a un certo punto. Tanto più in alto arrivi, tanto più diventano affilati i coltelli e quest'anno ne abbiamo avuto un po' la dimostrazione".

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La violazione al tetto di spesa e le voci fatte circolare su un "fascicolo" che, in teoria, avrebbe dovuto restare materia confidenziale tra ciascun team e la FIA, è solo un altro versante, politico, della contesa sportiva. 

Chi fa bibite e batte i costruttori è scomodo

Si torna a ricordare un 2021 che è stato di scontro clamoroso tra Mercedes e Red Bull su temi tecnici e non solo, su tutti la flessibilità delle ali e le accuse reciproche tra i due team, fino allo scontro personale Wolff-Horner; ancora prima è stata la Ferrari a pagare pesantemente dazio con la vicenda power unit a fine 2019 e i continui "chiarimenti" avanzati da Red Bull alla FIA, sfociati in un accordo draconiano per le conseguenze avute sul 2020 della Rossa.

Secondo Christian Horner, "il modo più veloce per diventare impopolari in questo paddock è vincere e farlo costantemente", spiega a Race Fans. 

"Penso che, farlo da marchio sussidiario di una bevanda energetica che corre contro costruttori ufficiali e marchi storici, questa cosa non vada comoda ad alcuni dei nostri avversari. 

Fuori dalla pista abbiamo avuto, stabilmente, un bersaglio sulle nostre spalle quest'anno. Siamo una squadra corse, non una struttura politica, ci concentriamo solo sulle gare".


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