FIA, Codice Sportivo 2023: neutralità e norma "anti Todt"

FIA, Codice Sportivo 2023: neutralità e norma "anti Todt"© Getty Images

Il Codice Sportivo 2023 vieta qualunque tipo di messaggio agli addetti ai piloti e impone a presidenti uscenti un "gardening" di almeno 6 mesi prima di accasarsi con qualche altra squadra

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20.12.2022 ( Aggiornata il 20.12.2022 12:34 )

Principio di neutralità e norme mirate per chi ha un trascorso all'interno della Federazione Internazionale. Sono i punti che più saltano all'occhio del Codice Sportivo 2023, due punti che faranno sicuramente discutere.

C'era una volta il mercatone dei piloti top

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La Federazione ha sempre professato un atteggiamento neutrale di fronte a tematiche non sportive come quelle politiche e religiose, e con il Codice Sportivo 2023 è arrivata praticamente ad imporre questa neutralità anche agli addetti ai lavori. Una norma necessaria secondo la FIA per fermare l'escalation di di comportamenti e messaggi sempre più vicini e sensibili a tematiche importantissime a livello sociale, che però la FIA vuole tenere fuori dalle piste. Così, a partire dall'anno prossimo, nessuno potrà lanciare messaggi (indossando magliette, striscioni o altro) senza previa autorizzazione da parte della stessa Federazione. Inoltre, guai ad infrangere in alcun modo le cerimonie ufficiali, ricorrendo ad esempio a magliette sopra la tuta come avvenuto nel 2020 con Hamilton al Mugello. Questo articolo è il 12.2.1.o, mentre il 12.2.1.n è quello che riguarda l'assoluta neutralità dei concorrenti, vietando "la diffusione e l'esposizione di dichiarazioni o commenti politici, religiosi o personali, in particolare in violazione del principio generale di neutralità promosso dalla FIA in base ai suoi Statuti, a meno che non siano stati preventivamente approvati per iscritto dalla FIA per competizioni internazionali, o dalla ASN competente per le competizioni nazionali sotto la loro giurisdizione".

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Norma... anti Todt?

C'è poi un'altra norma che ha catturato l'attenzione ed è quella dell'articolo 9.17, che recita: "Un concorrente iscritto ad un campionato promosso dalla FIA non può ingaggiare o utilizzare servizi di un ex presidente oppure di un ex vice presidente FIA prima del raggiungimento di sei mesi dalla data in cui ha smesso di ricoprire tale carica". Poi, si sottolinea anche che "Il concorrente, indipendentemente dal tempo trascorso, non può beneficiare o utilizzare informazioni riservate ottenute da un ex presidente oppure da un ex vice presidente Fia durante il mandato". Già questo apre una domanda, vale a dire come si farà a stabilire quali informazioni debbano valutarsi riservate e quali no.

Questo articolo comunque pare un chiaro modo per evitare ciò che avrebbe potuto accadere lo scorso anno, con Jean Todt presidente uscente a fine 2021 e subito accostato alla Ferrari come possibile consulente. La trattativa non si è concretizzata, ma dovesse ripetersi in futuro il team che andrà ad offrire un ruolo ad un ex presidente non potrà averlo con sé prima di sei mesi e soprattutto senza poter ricorrere a determinate informazioni.


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