Domenicali, la F1 non metterà il bavaglio ai piloti

Domenicali, la F1 non metterà il bavaglio ai piloti© Getty Images

La FIA dovrà chiarire la regola che impone ai piloti commenti e azioni coordinate e autorizzate dalla Federazione su temi politici o religiosi. La F1 difende la libertà di espressione

Fabiano Polimeni

08.02.2023 09:26

Ha fatto discutere parecchio, nel corso dell'inverno, la posizione della FIA, che ha inserito tra le prescrizioni del Codice sportivo internazionale la necessità di un'autorizzazione ai piloti su commenti a sfondo politico o religioso nel corso di un week end di gara.

Le critiche arrivate dai piloti, su quella che è una limitazione a esprimersi liberamente, senza autorizzazioni preventive, hanno registrato molte voci, su un tema tornato attuale di recente: Albon, Verstappen, Bottas, per dire dei commenti contrari alle restrizioni previste dalla FIA.

La F1 resterà una piattaforma libera

Su una lunghezza d'onda parecchio diversa dalla Federazione è la Formula 1 di Liberty Media. Da un lato assicura libertà di espressione ai piloti, dall'altro riconosce alla Federazione il potere di regolamentare le condotte attese dai piloti.

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"La Formula 1 non metterà il bavaglio a nessuno", chiarisce Stefano Domenicali, intervistato dal The Guardian.

"Abbiamo un'opportunità enorme che deriva dalla posizione del nostro sport, sempre più globale, multiculturale e multi-valoriale. Stiamo parlando di 20 piloti e 10 squadre, di molti sponsor, che hanno idee e visioni diverse. Non posso dire uno ha ragione, uno sbaglia, però è giusto dare loro, se necessario, una piattaforma per discutere, apertamente, le loro opinioni. Non cambieremo questo approccio come sport". 

Alla levata di scudi contro una FIA parecchio restrittiva nei comportamenti che si attende dai piloti, va ricordata l'esposizione piena, su certi temi - diritti civili anzitutto -, di un ristretto numero di protagonisti.

Spesso, soprattutto in sedi di gara assai discutibili, non è servita la "censura" della FIA poiché una sorta di autocensura ha portato a toccare solo marginalmente alcuni temi critici. Ecco, le eccezioni sono state pochissime e tutte di singole personalità: Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, per dire di due voci chiare nelle loro critiche. 

FIA deve rispettare i protocolli CIO

Domenicali ha commentato la posizione della FIA e la necessità di uniformarsi a una neutralità dello sport, principio delle federazioni che fanno parte del CIO, rimandando la palla alla Federazione, per ulteriori chiarimenti.

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"Stiamo parlando di un regolamento e l'organo di governo è la FIA. Credo che andrà a chiarire quanto è stato prescritto, in termini di rispetto di certi posti dove non puoi farlo (liberi commenti su temi religiosi o politici; ndr). 

Sono certo che la FIA condivida la stessa visione della Formula 1, però fanno parte di una federazione Olimpica e ci sono dei protocolli che deve rispettare".


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