Ci vediamo da Mario: Massa stravede per la SF-23

...e torna a parlare del mondiale 2008. Ecco un estratto della lunga intervista all'ex ferrarista brasiliano, su Autosprint in edicola dal 21 febbraio

17.02.2023 ( Aggiornata il 17.02.2023 15:42 )

La Ferrari non vince più un mondiale da quasi quindici anni, col titolo Costruttori conquistato dalla coppia Massa-Raikkonen diretti da Stefano Domenicali. E Felipe Massa lo abbiamo tutti nel cuore, specialmente dalla sera di domenica 2 novembre 2008. Giorno del Gp del Brasile da lui vinto, in un titolo iridato Piloti ghermito per una manciata di secondi e poi perso per sempre. A seguito di un sorpasso in extremis, maledetto o benedetto, a seconda dei punti di vista, di Lewis Hamilton su McLaren alla Toyota di Timo Glock. Un buon motivo per parlare con lui in esclusiva di passato e futuro della Rossa...

Massa: "In Ferrari tanta pressione e tanta voglia di vincere"

«La verità è che nel 2008 abbiamo lottato fino in fondo per il campionato, quindi proprio per questo bisogna classificarlo come un anno tanto intenso e anche molto bello, sia per me individualmente che per noi componenti della squadra Ferrari, come lavoro, come macchina. E certo, tornando indietro con la memoria, bisogna sicuramente sottolineare che il 2008 è stato l’ultimo anno in cui, almeno a oggi, la Ferrari ha vinto il mondiale Costruttori. E questo, tornando al presente, da ferrarista puro mi dispiace anche, perché vorrei tanto rivedere la Rossa rivincere l’iride il prima possibile un’altra volta. Il tempo passa e ormai sono tanti anni che il mondiale non arriva, per cui in qualità del tifoso che sono, spero proprio che il riscatto iridato possa avere luogo il più velocemente possibile. Chiaro, la situazione ora vede il team con tanta pressione addosso. C’è moltissima voglia di vincere, ma è anche vero che bisogna sistemare alcuni aspetti, dei problemi e certe cose che non hanno funzionato l’anno scorso».

Tornando al 2008, pensi che Glock ci ha fatto apposta a far passare Hamilton all’ultima curva, togliendoti il mondiale?

«Ti dico francamente che non ho mai pensato al fatto che Glock abbia fatto apposta a far passare Hamilton. Questo è semplicemente impensabile. Subito dopo la fine della gara parlai a fondo con Timo Glock e lui mi spiegò tutto, mostrandomi anche nel dettaglio perfino il filmato della sua on board camera dell’ultimo giro. Lui nel passaggio finale proprio non riusciva a guidare perché c’era troppa acqua in pista mentre stava montando delle gomme da asciutto. Pertanto a lui non è mai nemmeno passato nell’anticamera del cervello di favorire Hamilton. Detto questo, analizzando razionalmente il finale, tutto ciò che è accaduto è stato esclusivamente legato alla pioggia e alle condizioni di pista che c’erano in quel momento».

"Da ferrista, auguro un bellissimo anno al Cavallino"

Come vedi questo 2023 rispetto a quel 2008?

«Situazioni e epoche del tutto diverse, ma il vantaggio è che siamo pur sempre a un nuovo inizio, in cui conterà tantissimo lo sviluppo. Per quanto riguarda la SF-23, mi sembra molto bella e presumibilmente assai competitiva. E mi ha molto colpito, rispetto alle altre presentazioni, il bel clima di festa che si è respirato. I tanti tifosi, il primo giro della vettura a Fiorano... Tutte componenti molto belle, sentite e affascinanti, che ci hanno introdotto nel modo giusto a questa nuova sfida in casa Ferrari».

E le prime vere indicazioni?

«Dobbiamo sicuramente attendere le prime prove in Bahrain per saperne di più. Da ferrarista per sempre quale sono, auguro un bellissimo anno al Cavallino Rampante, in particolare per Charles Leclerc, per Carlos Sainz e anche per Fred, sì, per Fred Vasseur, il nuovo arrivato, col quale con ho mai lavorato direttamente, però tanti che hanno collaborato con lui ne parlano molto bene».

Il resto della lunga intervista lo troverete sul prossimo numero di Autosprint, in edicola da martedì 21 febbraio.

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