Domenicali, tutti vogliono la F1: "Avremmo potuto avere 30 GP"

Domenicali, tutti vogliono la F1: "Avremmo potuto avere 30 GP"© SportNXT via Twitter

L'a.d. della F1 rassicura sul numero dei GP in calendario, che resterà sui 24 appuntamenti inizialmente programmati per il 2023

Fabiano Polimeni

30.03.2023 ( Aggiornata il 30.03.2023 16:56 )

Molto discutere di business intorno alla Formula 1, che regge la Formula 1, che orienta decisioni come le gare Sprint e l'ampliamento di un calendario fino a 24 gare. Fino a decidere se, per il business, uno o due team validi in più in griglia, possano essere o meno una cosa buona. 

Business e spettacolo sembrano essere diventati concetti di rilievo superiore allo sport. Così, se le prove libere non offrono spettacolo, che le si riduca o le si trasformi in qualcosa per cui "valga la pena" girare in pista. Poco male se giri sempre meno in F1 da ormai molti lustri, se non puoi provare salvo che in ambienti virtuali che in pochi, grandi, team possono permettersi di avere sempre più all'avanguardia. 

A Melbourne, a ridosso del GP d'Australia, Stefano Domenicali ha preso parte a SportNXT, summit dell'industria sportiva dal quale ha tracciato lo stato di salute, ottimo, in cui versa la Formula 1 business.

La metamorfosi della F1 negli USA

A partire dal calendario, che vede l'ampliamento della presenza negli USA, in un capovolgimento di prospettiva rispetto a pochi anni fa: "Circa 3 anni fa stavamo valutando anche solo se restare negli Stati Uniti: oggi la F1 ha tre gare lì.

Un tifoso su tre che va ai gran premi è alla prima esperienza. Una volta conquistati questi tifosi, la grande sfida futura è attrarli affinché restino". Del ruolo di Netflix e della serie Drive to Survive s'è detto ampiamente per raccontare come la F1 sia stata veicolata a un pubblico nuovo, con strumenti e format da serie tv. 

Calendario, il giusto equilibrio

La geografia del mondiale è cambiata di conseguenza, arrivando a tre gare negli USA e aprendo all'Arabia Saudita, alle "gare evento". Inevitabilmente, se cambi il pubblico di riferimento, anche il format dei Gran Premi finisce con il doversi adattare ed ecco che emergono le gare Sprint, perché su tre giornate di week end di gara è impensabile che possa esserci un venerdì di attività esclusivamente rivolta alla preparazione. 

Sul calendario, i 24 GP odierni - 23 con la defezione del GP di Cina - sono un equilibrio che Domenicali considera corretto per la F1, ma non ha mancato di sottolineare come "già oggi avremmo potuto avere più di 30, fino anche a 32 gran premi: tutti ne vogliono uno". Alla quantità conterebbe anche abbinare la qualità dell'appuntamento, l'importanza storica del gareggiare e vincere un determinato GP. 

Possibile l'arrivo di nuove squadre

Se l'ampliamento delle gare è tema sempre aperto a discussioni e possibilità, quello dei concorrenti iscritti passa da ben più feroci scrutini. Eppure, su un'apertura a un 11° o 12° team, con il processo di raccolta d'interesse avviato dalla FIA prossimo a chiudersi, Domenicali si è detto possibilista: chi vorrà entrare in F1 verrà valutato se sarà un apporto positivo per lo sport e se sarà una candidatura forte abbastanza da durare: "Se arriverà una proposta adeguata potrebbero esserci più squadre, senza una buona opzione non ci saranno altri team".


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