Altro e di più avrebbe potuto fare la Ferrari, visto l'inizio di stagione. Gli inciampi sullo sviluppo - comuni a Red Bull e Mercedes - hanno limitato le ambizioni. Leclerc fa un bilancio e guarda al 2025
Difficile non avanzare confronti, ricordare dov'era la McLaren di inizio campionato rispetto alla Ferrari e l'evoluzione seguita durante la stagione. A contendere il titolo Piloti a Verstappen c'è Norris, a correre per la vittoria nel Costruttori, c'è la McLaren.
Con un altro percorso di sviluppo, due ruoli che avrebbe potuto e dovuto occupare la Ferrari. Invece, una piega errata nell'evoluzione della SF-24 ha rallentato la corsa di testa che Leclerc e Sainz hanno potuto esprimere fino al GP di Monaco.
“È stata una stagione che, dal punto di vista emotivo, è stata davvero contrastante. Perché ho ottenuto le due vittorie che ho sempre sognato, ovvero Monaco e Monza ma allo stesso tempo abbiamo attraversato un periodo in cui abbiamo dovuto sperimentare cose con l'assetto", spiega Leclerc, intervistato da The Race.
I problemi al fondo, sì con maggior carico generato ma anche con il ritorno del rimbalzo aerodinamico, hanno condizionato la stagione tra il GP di Spagna e quello di Ungheria, dove i ritocchi alla specifica evoluta portata all'esordio proprio a Barcellona, hanno attenuato le difficoltà tecniche. Poi, Monza, con l'introduzione di un fondo ancora evoluto e le risposte attese dalla prossima gara a Austin, dove arriveranno altre novità. Ancora il fondo e, probabilmente, l'ala anteriore.
"Se si guarda alla stagione, ci sono stati alti e bassi, ma gli alti sono stati molto alti e i bassi molto bassi”, riassume Leclerc.
Da Austin ad Abu Dhabi si presenta un run di sei Gran Premi dove i valori andranno riletti alla luce degli sviluppi in arrivo. McLaren corre da prima della classe, per lo stato di forma espresso mediamente in stagione. Red Bull arriverà con una RB20 aggiornata in più punti, Mercedes farà lo stesso e la Ferrari non resterà a guardare. Quanti decimi o centesimi sposteranno le novità tecniche? Perché di differenze marginali trattasi, nell'elencare l'ordine dei primi quattro team.
"Stiamo vedendo molti miglioramenti, abbiamo solo bisogno di tempo per portare questi aggiornamenti in macchina", ancora Leclerc.
Una coda di campionato assolutamente rilevante, se si pensa al 2025 come una stagione di continuità tecnica con i progetti 2024, tanto più rappresentando il prossimo campionato quello a ridosso del cambiamento regolamentare completo: power unit e aerodinamica. Concludere bene questa stagione, sulla giusta direzione tecnica, è un valore verso l'evoluzione delle macchine 2025.
Orizzonte al quale Leclerc guarda senza nascondere le ambizioni da titolo iridato, che ammette essere un obiettivo realistico. "Ovviamente si tratta di un processo costante, di continua evoluzione e l'obiettivo è quello di migliorare sempre. Quindi direi che il 2025 sarà buono, il '26 sarà migliore e il '27 ancora superiore. Ma è tutto relativo, non c'è una squadra che peggiora da un anno all'altro. Si tratta di quanti progressi compiono gli altri. Da parte nostra non ho dubbi che faremo un passo avanti l'anno prossimo e un altro l'anno dopo”.
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