Norris, contro Max correrò lealmente e con aggressività

Norris, contro Max correrò lealmente e con aggressività© Getty Images

Nella sfida in Messico, Lando ha mostrato un'altra astuzia e aggressività rispetto a Austin, attuando quegli "aggiustamenti" necessari quando la sfida è contro un pilota del calibro di Max

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F.P.

29.10.2024 ( Aggiornata il 29.10.2024 15:02 )

Ha messo immediatamente a frutto l'insegnamento di Austin, Lando Norris. Per correre contro Verstappen, in una lotta punto a a punto, decisiva per il titolo, serviva alzare il livello quantomeno di austizia, se non di pura aggressività.

In Messico, nel dopogara Christian Horner si è presentato in conferenza stampa con una telemetria per mostrare la differente velocità (15 km/h più veloce Norris) di ingresso in curva 4 in occasione del sorpasso. Un documento per giustificare la tesi - tutta di Red Bull - secondo la quale Lando non avrebbe comunque completato la curva all'interno della linea bianca. Difesa che non regge.

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Semplicemente, Norris ha capito di dover giocare con gli strumenti dell'aggressività e "furbizia" maneggiati meglio da Max, stante un regolamento che dà diritto di traiettoria al pilota avanti a centro curva.

Lando: sono e sarò sempre corretto in pista

"Ho sempre combattuto lealmente. Sono fatto così, questo è ciò che sono come pilota ed è il mio modo di guidare, sempre. Forse a volte ho perso perché sono stato troppo corretto e non abbastanza aggressivo, ed è qui che devo trovare un maggiore equilibrio", ha commentato Norris a fine gara.

"Queste sono le cose, i cambiamenti che a Austin ho detto avrei dovuto apportare. Perché quando corri contro i migliori, impari cose e devi capire meglio questi equilibri di attacco, difesa, gestione del rischio, aggressività. Farò quello che posso e correrò in modo corretto".

Norris ha sottolineato l'importanza più del risultato in sé che non l'aver dimostrato di avere la meglio in un corpo a corpo contro Verstappen. 

Non c'è gioia per l'episodio e la penalità, "oggi non sono felice per questo. Sono contento perché sono arrivato secondo". Poi, ripercorre le due situazioni ad alta tensione, già vissute quest'anno. A Spielberg, oltre che a Austin. Ed è una posizione, una visione, diversa sui fatti dell'Austria, perlomeno rispetto alla reazione a caldo di allora, poi sostanzialmente modificata pochi giorni più tardi, alla vigilia del GP a Silverstone.

Un'altra idea sull'Austria non su Austin

"In Austria nessuno avrebbe dovuto ricevere una penalità. Sì, forse alcune delle mie opinioni sono un po' diverse oggi rispetto ad allora. Credo che nessuno avrebbe dovuto avere una penalità.

A Austin,  idem. Diciamo che entrambi abbiamo sbagliato qualcosa. Invece, mi sento come se avessi fatto fare qualcosa di sbagliato, e non direi...

La maggior parte delle persone, la maggior parte dei piloti la pensa allo stesso modo. Ecco perché si è sentito parlare di alcuni cambiamenti di regole che potrebbero arrivare e di questo tipo di cose. È perché c'è un comune consenso sul fatto che non è corretto quanto accaduto nel risultato dello scorso fine settimana.

Oggi, credo sia stato ancora un livello diverso dall’Austria e da Austin. Ero davanti a Max nella zona di frenata, dopo il punto di corda e ho evitato l’incidente. Questa è la differenza. Non posso parlare per lui, e forse dirà qualcosa di diverso. Credo che oggi si sia andati un passo troppo oltre rispetto a entrambi gli altri episodi ed è chiaro che i commissari sportivi siano d'accordo. Quindi non la vedo come una vittoria o qualcosa del genere, ma spero che Max riconosca di aver fatto un passo troppo lungo”.


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