La Formula 1 concederà l'iscrizione al team Cadillac, con un atteso incremento della quota anti-diluizione rispetto ai 200 milioni di dollari previsti fino al 2025. Michael Andretti commenta l'approdo di un team USA
Il costruttore da un lato, al quale concedere l'iscrizione. La squadra operativa in pista dall'altro. Ha i tratti della dualità del progetto l'impegno di Cadillac in Formula 1 dal 2026, ammesso da Liberty Media dopo aver opposto il no a un impegno del tutto identico per contenuti, non per "brand", firmato Andretti Cadillac.
Cadillac e basta, dal 2026. Anche se con una power unit clienti, aspettando quella fatta in prima persona, dal 2028.
Eppure, la campagna acquisti dei tecnici che saranno operativi nella sede Andretti Global a Silverstone procede sotto l'impulso della nuova proprietà, quella di TWG Global motorsport diretta da Dan Towriss. Rob White l'ultimo nome di spicco, dopo il ruolo da consulente di Pat Symond e l'ingaggio di Nick Chester quale d.t..
Tra le tante voci registrate al commento istituzionale dopo l'annuncio della Formula 1 dell'accordo di massima con GM/Cadillac, mancava quella forse più importante.
Michael Andretti ha inseguito l'ingresso in Formula 1 sin dai tempi del tentativo di rilevare la Sauber. Poi, un progetto tutto suo, che ha visto uno sbarramento compatto da parte della F1 e dell'80% dei team presenti in griglia.
Non arriverà in griglia il nome Andretti Cadillac ma, in fondo, c'è tutta l'anima del lavoro messo in piedi da Michael. Che con un post su X ha commentato il risultato ottenuto da Cadillac.
"Il team Cadillac F1 è composto da un forte gruppo di persone che hanno lavorato instancabilmente per costruire una squadra ufficiale americana. Sono molto orgoglioso del duro lavoro che hanno prodotto e mi congratulo con tutti quanti sono stati coinvolti in questo importante, prossimo, passo. Farò il tifo per voi!".
L'editoriale del Direttore: Verstappen the fabolous four, Ferrari facci sognare
Link copiato