Lewis pesa pro e contro di un esordio con la Rossa già nei test successivi al GP. Più fattori hanno impedito lo scenario, dalla volontà del pilota agli impegni con Mercedes
Esserci o non esserci, ad Abu Dhabi, già da "ferrarista eletto"? Lewis Hamilton, a Losail, ha parlato delle discussioni avute perché iniziasse già dal test Pirelli, successivo al GP di Abu Dhabi, la scoperta della Ferrari.
In realtà, più dettagli hanno giocato contro alla presenza di Hamilton sulla SF-24. A partire dal contesto, di un test a porte aperte.
"Guardate, so che Fred voleva che avvenisse, io ero indeciso. La possibilità di guidare la macchina rossa per la prima volta ad Abu Dhabi non mi entusiasmava.
In un mondo ideale, guidi senza essere visto e ti presenti al lancio del prossimo anno", le parole di Hamilton. Già, ma un debutto a Yas Marina avrebbe avuto tutt'altra rilevanza e attenzioni. Altro che un passare inosservato.
Sarà a gennaio, a Fiorano e con una monoposto del 2022, che Lewis farà il proprio esordio al volante della Rossa.
A ostacolare, inoltre, una teorica possibilità di girare nei test di Abu Dhabi, gli impegni residui con Mercedes.
"Quando ho sollevato la questione con Toto, avevano programmato impegni ai quali devo presenziare, vedere alcuni degli sponsor e dare l'addio. Penso che, in realtà, non mi sarebbe mai stato concesso, anche se avessi chiesto di fare il test, poiché sono sotto contratto con il team fino al 31 dicembre e va benissimo così.
Non mi dà fastidio perché non avrei fatto il test. Non è quello che volevo fare e l'ho detto a Fred. Se mi perderò qualcosa? Certo. Rinvia l'intero processo e rende l'inizio dell'anno più difficile, però faremo del nostro meglio per recuperare".
Una presa di contatto con il team, la scoperta del mondo Ferrari, del metodo di lavoro, che si concentrerà tra gennaio e febbraio. Dal test sulla macchina 2022 si andrà alle tre giornate di prove invernali in Bahrain, più che sufficienti per un'integrazione tra pilota e squadra verso l'inizio del mondiale.
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