Il pilota olandese, impegnato in Formula E e nel WEC, ricorda le fasi successive alla sostituzione con Ricciardo in Alphatauri. Era il 2023 e dopo i risultati deludenti in F1 si iscrisse su consiglio di Wolff a un corso ad Harvard
Decisione avventata e sbagliata, quella di puntare su Nick De Vries in AlphaTauri. A riconoscerlo anche chi è stato l'autore di quella scelta: Helmut Marko.
Dopo il positivo debutto in Williams a Monza, nel 2022, in sostituzione di Alex Albon, il pilota olandese divenne titolare in Alphatauri nel 2023, vivendo una stagione di grandi difficoltà e assenza di risultati nel confronto con Tsunoda. A metà stagione, in Ungheria, il taglio in favore di Daniel Ricciardo, per un'altra deludente scelta.
Ricorda quei momenti, Nyck De Vries, 30 anni il prossimo 6 febbraio. Lo fa riconoscendo come "sia stato un momento sfidante ma non nutro risentimenti. Sono grato dell'opportunità che mi è stata data, ho visto realizzato il sogni d'infanzia", ha detto al podcast Cool Room.
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"Ha funzionato e ha rappresentato un breve capitolo della mia carriera. Sono stato fortunato ad avere l'opportunità di costruire una carriera in Formula 1 e, a volte, capita che i piloti vengano promossi in F1 e poi arrivi un'uscita anticipata e che si ritrovino senza nulla su cui fare affidamento. Io avevo già guidato in Formula E e nel WEC, questo ha reso il salto in questi campionati più facile".
Della pressione enorme che si ritrova addosso un pilota in Formula 1, nulla di nuovo. Un dettaglio sottolineato dal pilota è stato quello del sentirsi costantemente sotto giudizio: "Ovunque andassi avevo sempre l'impressione che mi stessero osservando (media, squadra; n.d.r.) non direi che ti senti come attaccato, però lo percepisci con quanto viene scritto su di te, H24 e 7 giorni su 7. Ti muovi nel paddock, vivi in quell'ecosistema e tutti parlano e non puoi sfuggire. Se anche avessi voluto, non era possibile. Ho provato solo a ignorare e smettere di leggere qualsiasi notizia".
Chiusa la parentesi in Formula 1, in attesa di tornare al volante, ecco il consiglio di Toto Wolff: occupare il tempo seguendo un programma di studio ad Harvard.
"Ho seguito un programma ad Harvard, nulla di importante anche perché non avevo il tempo, pur non correndo: stavo sistemando il mio futuro in Formula E e nel WEC.
Toto mi consigliò di seguire il corso quando ci incontrammo per un caffè. Diverse persone che lavorano accanto a lui hanno seguito questo programma specifico. Io avevo il tempo nelle mie mani e sono sempre stato curioso. Per certi versi mi sono un po' pentito di non aver avuto il tempo o l'opportunità di studiare e concludere la mia formazione. Pensai fosse una buona idea seguire quel programma e una bella esperienza capire se in futuro volessi studiare per ottenere una vera laurea".
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