LeBron James, Hamilton, Ronaldo e Modric: i campioni che a 40 anni fanno sognare lo sport

LeBron James, Hamilton, Ronaldo e Modric: i campioni che a 40 anni fanno sognare lo sport

Tre miti dello sport che hanno da poco toccato i 40 anni d'età, ma tutti e tre non mollano i sogni e continuano a dare il massimo: un'ultima grande lezione di impegno e dedizione prima che cuore, fisico e testa dicano basta

07.02.2025 15:40

"Sono troppo vecchio per queste cose". LeBron James, dopo la stratosferica prestazione contro Golden State, ci scherza su. Insieme a Michael Jordan, è il primo 40enne a segnare più di 40 punti in una partita NBA. Ed un record di longevità, per chi aveva saputo mettere a segno primati in tema di precocità, è il miglior certificato non solo sulla quantità, ma pure sulla qualità di un carriera. Quella di metà anni '80, nella maniera più trasversale possibile, deve essere stata una generazione baciata dal destino. Perché nello spazio di 40 giorni sono nati LeBron James, Lewis Hamilton e Cristiano Ronaldo. Non certo dei Signor Nessuno dello sport.

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Attraverso le generazioni

LeBron, Lewis e Cristiano. Tre neo quarantenni che hanno lasciato un segno indelebile nelle loro discipline, travalicando i confini del loro campo. Appartengono al firmamento dello sport, ma sono pure icone globali. Nativi analogici che sono finiti per diventare stelle assolute nell'era digitale, tant'è che sono tra le persone più seguite al mondo sui social. Un sintomo, al giorno d'oggi, della notorietà acquisita e dell'impatto che possono avere su scala sociale, perché sono diventati modelli da seguire, idoli da imitare, figure di riferimento per chi vuole impegnarsi nello stesso sport ma non solo. In comune, oltre all'indiscusso talento, hanno anche il fatto di aver vissuto più di un'epoca del loro sport, affrontando e resistendo all'arrivo delle generazioni successive. E più di una generazione, invece, hanno abbracciato tra il pubblico, divenendo miti per vecchi, grandi e piccini. LeBron James si è tolto lo sfizio di giocare con suo figlio Bronny (mai accaduto prima che una coppia padre-figlio giocasse insieme), Cristiano Ronaldo non vede l'ora di fare altrettanto con il suo, Cristiano junior. Lewis Hamilton non ha ancora generato prole, ma in Mercedes ha lasciato il posto ad uno, Andrea Kimi Antonelli, che aveva solo pochi mesi quando lui debuttava a Melbourne 2007. Questo per dire di quanto siano stati longevi, e di quanto a nessuno dei tre il traguardo dei "40" abbia fatto paura.

Quelli del 1985, una classe d'oro

Non fa paura neanche a Luka Modric, per dire. Il croato, Pallone d'Oro 2018, è ancora in ballo: compirà 40 anni a settembre, ma intanto se ne sta ancora nella squadra più iconica del mondo del pallone, il Real Madrid. Quella del 1985, è stata una classe d'oro: passi per Lebron, che è un classe 1985 "mancato" (è nato il 30 dicembre 1984, due giorni prima che iniziasse il nuovo anno), nel 1985 sono nati i già citati Hamilton (7 gennaio), Cristiano Ronaldo (5 febbraio) e Modric (9 settembre), oltre ad un altro campione del mondo di F1, Nico Rosberg (27 giugno), una leggenda come Michael Phelps (30 giugno) e Casey Stoner (16 ottobre), fenomeno delle due ruote. Vedere però come i coetanei siano già in buona parte in "pensione" (anche se nei vari sport, va detto, l'età incide diversamente a seconda della discinplina), dà la misura della longevità, nonché dell'impegno, che i vari LeBron, Hamilton e CR7 stiano mettendo nella fase conclusiva della loro carriera. E questo porta ad avere per loro un rispetto assoluto, oltre che una stima smisurata.

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