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2 lug 2025 (Aggiornato il 3 lug 2025 alle 09:11)
Nel 2018 Sebastian Vettel vinse il Gran Premio di Silverstone in rosso con un sorpasso memorabile su Hamilton, proprio davanti al pubblico inglese. Dopo il traguardo, pronunciò un’esclamazione destinata a entrare nella storia: “Grazie ragazzi, qui a casa loro!”. Quella vittoria sembrava segnare il ritorno della Ferrari al vertice, ma fu invece l’inizio della fine. Da lì in poi, una serie di errori strategici, problemi tecnici e tensioni interne travolsero la scuderia. Vettel passò da leader carismatico a pilota in ombra, fino all’inevitabile separazione nel 2020. La Ferrari, invece, perse terreno fino a ritrovarsi fuori dalla lotta per il titolo, lontana dai fasti di quel trionfo illusorio.
Alla fine del Gran Premio di Silverstone del 1991 Ayrton Senna aveva finito la benzina e la sua monoposto era rimasta ferma in pista. Nigel Mansell, vincitore del GP, diede un passaggio al brasiliano ai box portandolo a bordo della sua Williams. Questa iconica scena, oggi sicuramente irripetibile, è rimasta nella storia della Formula 1 degli anni '90 (foto in copertina).
Silverstone non è solo un circuito, ma un palcoscenico dove la Formula 1 si intreccia con la storia, le emozioni e la memoria collettiva. Qui ogni curva ha visto nascere leggende, ha consacrato eroi e ha regalato episodi che vanno oltre la cronaca sportiva. È un luogo dove la velocità incontra la tradizione, dove i tifosi diventano protagonisti e dove, ogni anno, si rinnova la magia di uno sport che qui trova una delle sue espressioni più autentiche e iconiche.
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