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Ferrari, la sospensione modificata dal Mugello vola verso Spa-Francorchamps

Collezionati i dati e le impressioni dei piloti sulla modifica tanto attesa al retrotreno della SF-25, tra una settimana avremo le risposte sui progressi compiuti
Ferrari, la sospensione modificata dal Mugello vola verso Spa-Francorchamps

F.P.F.P.

18 lug 2025

Al Mugello, di fatto, si è svolto un lavoro da prove libere, quelle che a Spa-Francorchamps, GP del Belgio tra una settimana, non consentiranno di lavorare in modo approfondito alla scoperta della nuova sospensione posteriore introdotta sulla Ferrari SF-25, perché sarà un week end Sprint e un solo turno di prove per mettere a punto la monoposto in vista della qualifica.

Leclerc al mattino e Hamilton al pomeriggio (38 giri complessivamente disponibili), hanno portato in pista - giovedì - sul circuito Toscano la monoposto modificata, nella giornata eletta a filming day ma con le sembianze del vero e proprio test per raccogliere dati, sensazioni e confrontare la risposta della pista con le previsioni in fabbrica.

L'intervento visibile sul triangolo superiore

L’elemento visibile della modifica, largamente atteso perché erano largamente noti i correttivi necessari, è il braccetto avanzato del triangolo superiore della sospensione posteriore. Il riposizionamento, più basso rispetto all’installazione vista fino a Silverstone, ha il compito di risolvere - insieme al nuovo fondo introdotto in Austria - i problemi di variazione dell’altezza da terra del retrotreno che hanno costretto a girare ad altezze sub-ottimali per la produzione del carico aerodinamico, così da evitare problemi di usura del pattino sul fondo per il bottoming. La stessa dinamica della monoposto in condizioni di rollio in curva sarà interessata dal riposizionamento del braccetto del triangolo superiore più avanzato.

I miglioramenti cronometrici assoluti li scopriremo una volta in azione in Belgio e in Ungheria, accompagnati dall’auspicio che i piloti possano aver trovato una SF-25 adesso in grado, sia in condizione di qualifica che nell’arco di un’intera gara - con le variazioni di peso della monoposto tra i vari stint -, di correre esprimendo il massimo potenziale del progetto.

Un potenziale che, si spera, possa mettere Leclerc e Hamilton nelle condizioni di correre regolarmente per la zona podio nella seconda metà del campionato.

 

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