Pirelli, la sfida di Suzuka e un assaggio di 2023

Pirelli, la sfida di Suzuka e un assaggio di 2023© Pirelli

La sessione di libere 2 sarà dedicata all'utilizzo delle gomme 2023, con lo sviluppo che volge al termine. Torna un circuito molto impegnativo sugli pneumatici. Rischio pioggia sul week end

Fabiano Polimeni

04.10.2022 ( Aggiornata il 04.10.2022 09:27 )

Riecco Suzuka sulla scena, il GP del Giappone (qui trovi gli orari) attende il Circus dopo tre anni di assenza, con l'ultima edizione corsa nell'ottobre del 2019. Un week end che potrà essere di incoronazione di Max Verstappen campione del mondo, un week end che proietta le squadre verso il 2023 sul fronte delle novità relative alle gomme.

Il circuito è molto impegnativo sugli pneumatici, Pirelli porta le mescole più dure della gamma - C1, C2 e C3 - oltre a prescrivere valori di utilizzo che riflettono la sfida tecnica: 25 psi di pressione minima sulle gomme anteriori, 23 psi le posteriori; valori di camber entro i -2,75 gradi e -1,50 gradi sui due assi.

Prove libere 2 tutte con gomme proto 2023

All'attualità del week end si somma il lavoro orientato alla prossima stagione. L'intera sessione di prove libere 2, della durata di 90 minuti anziché 60, verrà affrontata con gomme slick prototipo. Sarà così sulle libere 1 che i team dovranno spostare parte del programma del week end, specialmente l'analisi dell'usura delle gomme, su una pista molto abrasiva (4 su 5 nella classificazione Pirelli), a elevata aderenza e carico aerodinamico molto alto. 

Chi schiererà un pilota rookie nelle FP1 avrà diritto a 30 minuti di attività nelle libere 2 con gomme del week end, prima di passare ai giri con le gomme prototipo 2023. Il tutto si inserisce in un quadro meteo che porta un rischio pioggia sulla giornata del venerdì, proprio al mattino. Rischio possibile anche in gara. Il medesimo programma lo ritroveremo nel week end di Austin.

Un circuito ad alti carichi e omogenei

Suzuka si configura come un circuito dal massimo stress e forze laterali prodotte sulle gomme, fattore che porta a considerazioni sull'usura da rivalutare con le specifiche da 18 pollici. "Se chiedi ai piloti quali sono i loro circuiti preferiti, Suzuka sarà sempre tra i primi posti della lista: in nessun’altra pista puoi trovare delle curve così impegnative, si pensi alla 130R o alla Spoon, un’atmosfera e una storia davvero speciali e dei tifosi fantastici. Per via del suo caratteristico layout a forma di 8, il numero di curve del circuito, a destra e a sinistra, è sostanzialmente uguale. Pertanto le sollecitazioni sono equamente distribuite sull’intera monoposto", spiega Mario Isola. 

"I carichi sostenuti dagli pneumatici sono tra i più alti misurati nel corso dell’anno. Per via della conformazione della pista e delle caratteristiche dell’asfalto, portiamo le tre mescole più dure della nostra gamma. La sfida è oggi sempre più impegnativa perché le vetture di ultima generazione sono più pesanti di prima e le prestazioni vengono costantemente migliorate. Una novità di quest’anno prevede il test di alcuni pneumatici prototipo per il 2023 in una sessione estesa di prove libere venerdì pomeriggio".

L'ultima volta che la Formula 1 ha corso il GP del Giappone, la strategia su due pit-stop è stata scelta dai primi quattro piloti al traguardo; Sainz il pilota meglio piazzato e autore di un solo cambio gomme.


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