L'olandese si è detto contrario alla sprint race, per il semplice motivo che è troppo vincolata al risultato del GP vero e proprio di cui determina la griglia di partenza
Nel corso del fine settimana del GP del Brasile la F1 vivrà la terza ed ultima sprint race della stagione, per un format che ancora non convince del tutto tifosi ed addetti ai lavori. Tra questi Max Verstappen, molto severo nel giudizio di questo tipo di gara.
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A precisa domanda su cosa pensasse della sprint race, l'olandese della Red Bull ha risposto chiaro e tondo, spiegando che per lui il problema è avere una gara che determini la griglia di partenza del GP vero e proprio, togliendo pepe alla competizione: "Non mi piace questo tipo di format del weekend. Mi piace avere una sola sessione di libere e poi subito la qualifica, anzi credo che dal punto di vista del pilota sia un bene. Il problema è che ogni volta che disputo una sprint race per tutto il tempo mi dico 'non fare danni, assicurati di rimanere tra i primi", per cui non è proprio una gara. Credo che dovremmo avere una gara senza vincoli per la griglia, e non capisco quale sia il problema perché abbiamo avuto così tante gare emozionanti che non è necessario aggiungere un terzo della distanza di gara. Nelle sprint race sono tutti super attenti perché se stai lottando per il terzo posto e hai un piccolo contatto, rischi di ritrovarti ultimo al via del GP, per cui non conviene e decidi di non rischiare. E questa per me non è una gara".
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Della stessa opinione del due volte campione del mondo, Lando Norris: "Sono cresciuto con le qualifiche e la gara - ha detto l'inglese della McLaren -, e da questo punto di vista la penso come Max. Adoro la tensione crescente in vista di qualifiche e gara senza niente in mezzo. Mi piace la F1 così com'è, per il semplice motivo che ci sono cresciuto".
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