Pirelli, primo assaggio delle nuove gomme nel GP di Spagna

Pirelli, primo assaggio delle nuove gomme nel GP di Spagna© Pirelli

Nel corso delle libere del venerdì le squadre potranno provare le gomme dure modificate, che verranno introdotte da Silverstone. Barcellona è il consueto (severo) test sulla gestione delle gomme

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F.P.

31.05.2023 09:29

Sul week end del GP di Spagna incombe il rischio pioggia, con le prime previsioni che indicano temperature ambientali insolitamente basse per il periodo, cielo coperto e la possibilità di pioggia dal venerdì alla domenica. 

Pirelli al Montmelò offrirà alle squadre la prima opportunità di testare le gomme modificate, che verranno impiegate a partire da Silverstone. Due treni di gomme dure per ciascun team, caratterizzate dall'utilizzo di un materiale differente, al quale il gommista ha lavorato con l'intenzione di introdurlo con la gamma 2024. Le prestazioni delle monoposto, molto superiori rispetto alle stime fornite dai team alla Pirelli, hanno suggerito un intervento per assicurare la sicurezza del prodotto. 

Costruzione nuova, prestazioni invariate

"La nuova specifica differisce da quella attuale solamente per l’utilizzo di un materiale, già omologato dopo un intenso lavoro di test. La sua introduzione, prevista per il 2024, è stata anticipata al fine di rendere la struttura più resistente alla fatica, visto che il livello di carichi generati dalle vetture attuali ha già raggiunto dopo poche gare i target previsti per la fine della stagione. Le nuove costruzioni non modificano i parametri tecnici né le prestazioni delle gomme", assicura Mario Isola.

Il lavoro in prospettiva, poi, andrà avanti dopo il GP di Spagna (qui trovi gli orari del week end) con la due giorni di test destinati allo sviluppo delle gomme 2024 e saranno Mercedes e Ferrari i team al lavoro con Pirelli.

Barcellona giudice su aerodinamica e gomme

Quanto all'attualità, la tre giorni in Spagna vedrà le mescole C1-C2-C3 in azione. Con la modifica alla tracciatura e l'eliminazione nel terzo settore del tratto lento con la chicane, lo stress e le forze laterali alle quali sono sottoposte le gomme raggiungono livelli massimi. Un impegno che, soprattutto in gara, darà la misura di chi ancora è in crisi nella gestione delle gomme, nonostante gli sviluppi tecnici. 

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"Tradizionalmente, il Circuit di Barcelona-Catalunya è uno dei più probanti della stagione, sia per quanto riguarda le vetture che i pneumatici. È un tracciato completo, che presenta tipologie di curve a diverse velocità e ha anche un rettilineo molto lungo: l’efficienza aerodinamica è la chiave per essere competitivi ai massimi livelli. Quest’anno è stato modificato il terzo settore, ritornando al layout originale con l’eliminazione dell’ultima chicane, rendendolo molto più filante e aumentando anche la velocità d’entrata sul rettilineo principale. La pista ha due curve, la 3 e la 9, che sono particolarmente impegnative in termini di forze laterali esercitate sulle gomme", commenta Isola.

"Dal punto di vista della scelta delle mescole, abbiamo optato per un tris uguale a quello utilizzato in Bahrain all’inizio del campionato. Sebbene la nomenclatura sia identica a quella del 2022, va considerato che la C1 di quest’anno è una mescola nuova, sviluppata appositamente per ridurre il divario fra la gomma più dura (oggi denominata C0) e la C2. Sulla carta questa scelta dovrebbe ampliare le opzioni a disposizione delle squadre in vista della gara, considerato che l’anno scorso la Hard non fu utilizzata da nessun pilota".

Pressioni "alte"

Le pressioni minime prescritte da Pirelli sono di 23 psi sulle gomme anteriori e di 20 psi per le posteriori. La classificazione del Montmelò, sui parametri Pirelli, registra livelli elevati di abrasività dell'asfalto e di carico aerodinamico (4 su 5), nella media sia l'aderenza che il grado di evoluzione dell'asfalto, l'impegno in trazione e in frenata.


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