La stagione della Ferrari per il pilota spagnolo è sempre stata improntata al realismo degli obiettivi. Personalmente è soddisfatto della reazione alle difficoltà di adattamento alla F1-75
La sfida per il secondo posto è più che mai aperta, tra Leclerc e Perez come tra la Ferrari e Mercedes. Se nel mondiale Piloti la partita si deciderà partendo da un punteggio di parità, nel Costruttori sono 19 i punti di margine che la Ferrari ha su Mercedes.
Ad Abu Dhabi si arriva con una W13 in costante crescita da tre gare, la F1-75 ha corso bene in Brasile ma comunque distante da Russell.
"Sin dal Brasile è molto chiaro quel che serve fare qui, la priorità è il secondo posto nel mondiale Costruttori, il secondo posto per Leclerc nel mondiale Piloti. So quanto sta accadendo però la cosa migliore che posso fare per me è vincere la gara e ci proverò", commenta Sainz sulla posta in palio domenica. Per i punti assegnati in gara a ogni piazzamento - giro veloce compreso -, l'esigenza di ordini di scuderia pare remota: a Leclerc sarà "sufficiente" stare davanti a Perez, potendo contare anche su un maggior numero di vittorie, in caso di pari punteggio.
Sainz torna a fare un bilancio della stagione, con il primo successo in Formula 1 e mille difficoltà di adattamento a una monoposto difficile da portare vicina al proprio stile di guida.
"Ho imparato molto da me sinceramente, è stato un avvio di campionato molto sfidante che mi subito messo sulla difensiva e ad affrontare sfide che probabilmente non mi aspettavo di avere. Sinceramente sono molto orgoglioso di come ho recuperato, come ho saputo restare motivato con tutti gli alti e bassi che ho avuto e le battute d'arresto che ci sono state come squadra, con i tanti ritiri".
I limiti Ferrari in questa stagione sono parsi evidenti, andranno superati "senza se e senza ma" nel 2023. Così, Sainz sposa la linea dei passi avanti compiuti quest'anno dopo due stagioni critiche, piuttosto che guardare all'obiettivo di un mondiale che poteva essere conteso a Red Bull ma da metà campionato in poi è definitivamente sfuggito dalla portata della F1-75.
"In Ferrari siamo sempre stati molto realisti, avevamo detto che il principale obiettivo nel 2022 sarebbe stato quello di tornare a essere competitivi.
Ci siamo trovati a fare doppiette e a vincere tre gare molto presto, però sapevamo che sarebbe stata una stagione lunga e difficile. La cosa importante è aver imparato parecchio come squadra, siamo tornati a essere competitivi, adesso vogliamo mettere insieme un pacchetto completo per vincere in futuro".
Al futuro vorrebbe chiedere anche altro, come una penalità per quei piloti che - consapevolmente o meno - interrompono la Q3 in qualifica con errori di guida. Commenti che arrivano con le indiscrezioni sul comportamento di Perez a Monaco, al Portier: Checo che ha sottolineato come quell'errore non sia stato fatto apposta.
"Senza commentare l'episodio, se è stato o meno fatto di proposito, penso che davvero tutto i piloti vogliano una regola che - se provochi una bandiera gialla o bandiera rossa, che sia intenzionale o meno - preveda dei provvedimenti sul pilota, perché hai compromesso il giro degli altri nove: di proposito o no.
Ci vorrebbe una penalità, altrimenti tutti inizieremo a giocarci e negli ultimi anni ho visto molti più giochetti a tal proposito di quanti non siano stati registrati dai media.
Penso che tutti e 20 i piloti, quando esaminano questi episodi, sappiano immediatamente se è stato fatto apposta o no, non siamo stupidi".
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