Il team principal annuncia un confronto chiaro, su cosa funziona della Ferrari SF-23 e cosa no. L'assenza di velocità in gara con gomme dure è un dato allarmante
Se possibile, la seconda uscita stagionale della Ferrari ha restituito prestazioni della SF-23 peggiori rispetto al Bahrain. Lo è se consideriamo premesse e attese verso il GP dell'Arabia Saudita.
Il distacco rimediato in gara è nell'ordine del secondo al giro, con Sainz che ha chiuso a 35 secondi da Perez, in 31 giri di gara dalla ripartenza dopo la safety car. Consola poco, nulla, l'aver girato in qualifica a 1 decimo dalla pole.
Frederic Vasseur insiste sul potenziale della monoposto, presente sul giro secco, svanito in gara quando Sainz e Leclerc hanno corso a parità di gomme con Red Bull.
"La cosa più importante in queste situazioni è sapere dove stiamo facendo bene e cosa in modo errato. Quel che non possiamo fare è raccontarci ca**ate", scandisce Vasseur dopo il pessimo risultato di Jeddah.
"Dobbiamo cambiare, dobbiamo capire dove stiamo sbagliando e dobbiamo spingere. Parlare non basta, non ci farà andare più veloci.
Per me il quadro è chiaro, c'è una macchina con un buon potenziale ma non è sufficiente rispetto a Red Bull. Non riusciamo a estrarre il massimo dalla macchina in ogni istante".
Il colpo preso dalla Ferrari in Arabia è duro, perché l'appuntamento di Jeddah avrebbe dovuto superare i fantasmi del degrado gomme in gara sofferto in Bahrain, favoriti da un'altra tipologia di tracciato e asfalto. Avrebbe dovuto aiutare il fatto di correre su una tracciatura favorevole a macchine veloci grazie alla power unit. Invece, Red Bull ha continuato il dominio indisturbata. Aston Martin si è confermata seconda forza e finanche Mercedes, con sorpresa massima dei diretti interessati, è riuscita a piazzarsi davanti alle Rosse.
"Di certo non è quello che ci aspettavamo, trovarci dietro Mercedes. Dopo un week end come questo, duro, dobbiamo esaminare la situazione", ammette Vasseur.
"Credo ci siano degli aspetti positivi: all'inizio, il primo stint è stato buono, Charles è riuscito a rimontare fino al sesto posto. Nell'ultima parte della gara, con gomme dure, avevamo un'enorme mancanza di passo. Non è accettabile, non è l'obiettivo e dobbiamo intervenire per correggerlo il prima possibile".
Recuperare un secondo pieno di ritmo in gara è una missione di portata enorme, nell'arco di un campionato e con i limiti di spesa, quindi di risorse destinabili allo sviluppo.
Non meno importante da considerare è il fatto di un week end iniziato sapendo bene di dover rimontare in gara con Leclerc. Quindi, un lavoro di preparazione rivolto a estrarre il massimo dalla Ferrari SF-23 proprio nelle condizioni di ritmo gara, perlomeno con Charles. Osservando l'andamento su gomme dure delle due monoposto, non sembrano esserci significative differenze.
"Crediamo nel progetto. Non posso immaginare una macchina che vada in prima fila in qualifica e in gara non vada da nessuna parte. Credo sia una questione di assetto, non di filosofia progettuale.
Dobbiamo analizzare bene la situazione e continuare a lottare. Mancano 21 gare e a partire da lunedì spingeremo per cercare di recuperare ed essere più forti a partire da Melbourne.
Appena mettiamo le gomme dure fatichiamo tantissimo e dobbiamo capire perché questo accada. Non riusciamo a ripetere le prestazioni delle soft con le dure".
Link copiato