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Debora Figoli
22 apr 2025 (Aggiornato il 23 apr 2025 alle 08:02)
Maya Weug ha fatto della parola “prima" una costante della sua carriera. Nata in Spagna nel 2004 da madre belga e padre dei Paesi Bassi, è cresciuta tra culture diverse e con una passione ben precisa: le corse. Ha iniziato a gareggiare a 11 anni nel campionato spagnolo di karting, dove non ha impiegato molto a farsi notare, centrando il secondo posto già nella sua stagione d’esordio.
Dopo un 2024 in crescita, Weug è tornata sulla griglia della F1 Academy per affrontare la sua seconda stagione con la determinazione di chi ha ancora tanto da dimostrare. La categoria tutta al femminile, fortemente voluta dalla Formula 1, ha già messo in luce tanti talenti emergenti e Maya è una di quelli. A Jeddah, dopo una buona qualifica, nella Race 2 ha combattuto in modo ravvicinato con Chloe Chambers per tutta la durata della gara. Ha tagliato il traguardo in seconda posizione, a meno di un secondo dalla rivale americana. Ma una penalità di cinque secondi inflitta a Chambers per aver superato i limiti della pista ha ribaltato l’ordine d’arrivo. Così, è Maya a festeggiare sul gradino più alto del podio. Una vittoria pesante, che la proietta al centro della scena e in cima alla classsifica. Con questo risultato Maya diventa la prima pilota Ferrari a trionfare sul tracciato saudita. E lo fa in un giorno importante, quello del primo podio della Ferrari in Formula 1 nel 2025 con Charles Leclerc al terzo posto. Due storie rosse che si intrecciano e si danno forza a vicenda, in un weekend che può rappresentare una svolta tanto per il Cavallino quanto per la sua giovane portacolori.
Ma Maya Weug era già stata "la prima" prima ancora di arrivare a Jeddah. Nel 2020 ha vinto la prima edizione del programma FIA Girls on Track – Rising Stars, pensato per scoprire giovani talenti femminili da introdurre nel mondo delle monoposto. Un traguardo che le ha aperto le porte della Ferrari Driver Academy, dove è entrata nel 2021 come prima ragazza selezionata nella storia del programma. Il motorsport femminile ha ancora tanta strada da fare, ma con figure come Maya Weug al volante, il percorso sembra già un po’ più sicuro.
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