L'obiettivo della Williams è di correre una stagione in crescita costante e le indicazioni emerse nei test sono state positive. Carlos indica le libere 2 di Melbourne per una prima idea realistica dei valori
Alpine, Aston Martin, Haas, Racing Bulls, Williams. L'ordine delle squadre con ambizioni di zona punti, alla vigilia del venerdì di libere a Melbourne, è rigorosamente alfabetico. Dalle libere 2 (qui gli orari del week end) inizieremo a mescolare i valori, orientarli meglio sulla base dei tempi, dei long run e del comportamento delle monoposto
Carlos Sainz fa il punto sugli elementi che ha immediatamente sotto controllo, dà un giudizio sulla Williams e attende di capire come si posiziona in relazione ai rivali. "La macchina non mi ha deluso. I test di Abu Dhabi sono stati complessivamente buoni e l'inverno è stato molto intenso per quanto riguarda lo sviluppo", racconta.
"Quest'anno abbiamo cercato di partire subito con il piede giusto e i test sono stati positivi. Detto questo, cosa si possa definire positivo - se saremo a mezzo secondo o a un secondo dai leader - non lo so. Speriamo di poter mostrare dei progressi, credo che questa sia la parola d'ordine per noi quest'anno: continuare a mostrare progressi come squadra e vedere dove arriveremo".
Albon spera che il team emerga quale primo dietro ai big, ambizione che possono coltivare con realismo anche Alpine e Aston Martin. Quando ricordano a Sainz le 8 gare necessarie alla Williams prima di marcare punti nel 2024, spera in un'attesa che oggi sia più breve. D'altronde non va dimenticato in quali condizioni iniziò la scorsa stagione per il team, a corto finanche del telaio di ricambio.
"Spero di no", dice immaginando un'attesa lunga 8 GP prima di entrare in top ten. "Ma in questo sport non si sa mai. Sicuramente farò del mio meglio per andare a punti il prima possibile ma non so quando succederà. Questa statistica non è la più importante.
Come ho detto, progredire significa essere più competitivi e correggere le cose che non abbiamo fatto bene l'anno scorso. Finora i test sono stati positivi: affidabilità, peso della vettura, cose semplici che forse in passato la Williams non aveva azzeccato".
Il GP d'Australia darà solo una parziale indicazione dei valori, mentre Cina e Giappone aiuteranno a creare un quadro più completo, per le differenti tipologie di tracciato che verranno affrontate.
"Preferisco aspettare due o tre gare, analizzare dove si trova la macchina, capire per cosa lotterò - se per la Q2 o la Q3, per i punti o meno -, prima di parlare dei risultati e obiettivi.
Metterò insieme, dopo 2-3 GP, quella che potrebbe essere considerata una buona stagione e inizierò a puntare a quei risultati. Prima di sapere dove sarà la macchina, è quasi impossibile fissare obiettivi in termini di numero di punti, di posizione nel campionato e tutto il resto".
A Melbourne è quantomeno improbabile, a voler usare un eufemismo, che Sainz possa ripetere il successo del 2024. Nulla di nuovo. La sfida sarà un'altra, la crescita del team e sulle ambizioni di questo primo week end dell'anno aggiunge: "Forse la top 10 potrebbe essere un buon risultato, ma potresti non essere nemmeno vicino alla top 10, o potrebbe non essere abbastanza ottimistica. Quindi, bisogna riadattare le aspettative. Datemi una sessione per vedere a che punto sono tutti, magari dopo le libere 2 e vi dirò di cosa sarei contento. Sì, la vittoria dell'anno scorso non credo sia molto probabile".
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