Ferrari, Rueda e la strategia della pressione su Verstappen

Ferrari, Rueda e la strategia della pressione su Verstappen© Ferrari

L'analisi della tattica Ferrari nel GP d'Austria è ruotata intorno al portare Red Bull verso un pit-stop molto anticipato che impedisse i due pit-stop. La F1-75 ha gestito molto meglio le gomme

Fabiano Polimeni

12.07.2022 ( Aggiornata il 12.07.2022 16:45 )

Una Ferrari forte, fortissima, in gara a Zeltweg. La gestione delle gomme è stata cruciale per scrivere una strategia che ha puntato a mettere Verstappen sotto pressione, ritrovarsi una superiorità velocistica chiara e sfruttarla appieno dopo aver creato un vantaggio di gomma.

Inaki Rueda riassume le scelte chiave della domenica austriaca, che hanno portato alla vittoria di Leclerc. Per Verstappen, le difficoltà sofferte da Red Bull nel gestire le gomme non hanno lasciato mai una chance cristallina di lottare per il successo. Il ritmo di Leclerc nel secondo e terzo stint di gara sono lì a dimostrarlo.

Gli equilibri tra 2 e 3 pit-stop

"Sapevamo che la gestione delle gomme, in gara domenica, sarebbe stato uno dei problemi più grandi. Sapevamo che la gomma morbida era troppo morbida per la gara. Credevamo sarebbe stata una gara tra i 2 e i 3 pit-stop", introduce Rueda, nell'analisi strategica post-GP. 

"Il nostro principale obiettivo, domenica, era quello di indebolire Verstappen. Eravamo secondi e terzi, con l'obiettivo di mettere pressione su Verstappen e spingerlo a fermarsi molto presto rispetto a una strategia ottimale di due soste. Charles è riuscito a superarlo, Verstappen si è fermato molto presto, già al giro 13. Troppo presto per una tattica su due pit".

Per mettere pressione devi poter contare su una macchina molto veloce, com'è stata la F1-75 domenica scorsa. Veloce e in grado di gestire la prestazione su gomma media e dura, andando a creare un ampio delta di prestazione, che ha permesso a Leclerc e Sainz di girare molto più rapidi di Verstappen a parità di mescola. 

Una gomma nettamente più fresca dopo aver portato l'olandese al pit già dopo 13 giri, scenario che ha creato una differenziazione di ben 13 giri sulle gomme dei ferraristi (più fresche) rispetto a Verstappen.

Terzo pit-stop in sicurezza

La decisione di fermare Leclerc al giro 58, con l'uscita della Virtual Safety Car, fase di neutralizzazione decisa per il ritiro di Carlos Sainz, è spiegata da Rueda come una copertura su una mossa logica di Verstappen.

"Quando è uscita la VSC dovevamo prendere una decisione con Charles: restare fuori su una gomma dura nuova o entrare per montare un'altra gomma media nuova? Il fatto che Verstappen avesse gomme dure molto vecchie ci ha convinti a montare un nuovo treno di gomme medie, poiché eravamo convinti che avrebbe fatto lo stesso.

La nostra squadra ha operato 5 ottimi pit-stop nell'arco del week end e l'ultimo non è stato da meno. 

Con soli 12 giri da percorrere abbiamo sofferto quel piccolo problema all'acceleratore, che ha alzato i battiti di tutti al  muretto e sono convinto lo stesso sia successo ai tifosi a casa".


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