GP Azerbaijan: i 5 temi del fine settimana

GP Azerbaijan: i 5 temi del fine settimana© Getty Images

La Ferrari rompe, la Red Bull vince e ringrazia: ma non c'è solo questo in un fine settimana in cui a tenere banco è pure il porpoising che ha provocato problemi alla schiena ad Hamilton

13.06.2022 ( Aggiornata il 13.06.2022 11:59 )

Il signor Domenica

E' una storia vecchia come quella delle corse, una di quelle leggi nate nello stesso momento in cui qualcuno ha pensato che sarebbe stato divertente mettere quattro pazzi in macchina e farli gareggiare tra loro. Una di quelle leggi semplici, ma fondamentali: alla fine, quel che conta è il risultato della gara. Perché se poi alla domenica vinci, spazzi via tutte le altre chiacchiere. Come quella di un Sergio Perez che per la prima volta ti sta davanti per due qualifiche di fila, raccontando una storia a cui a Milton Keynes non sono più abituati, ovvero quella che ci sia un altro pilota oltre a Max Verstappen in grado di massimizzare il potenziale della monoposto. In gara ci ha messo 15 giri, Max, per ribaltare una gerarchia che al di là delle eccellenti prestazioni di Checo resta ancora chiara a tutti; e non tragga in errore quel “no fighting” sparato in cuffia al messicano: in quel momento l'olandese era clamorosamente più veloce del compagno di squadra, il primo a riconoscere che in quella situazione un ordine di scuderia aveva perfettamente senso. Perez, in quelle tornate, era letteralmente crollato di prestazione dopo aver messo alla frusta il suo treno di medie; Max invece le aveva ancora in una buona condizione. Gli assetti in questo caso non c'entrano, dato che le due RB18 avevano assetti molto simili; per quanto Perez sia uno dei migliori a gestire le gomme, non è ancora al livello di Max nel rapporto tra gestione e prestazione, nel senso che non riesce ancora a massimizzare entrambi gli aspetti.

C'entra piuttosto l'approccio alla gara e, in generale, al weekend: nei primi giri Checo aveva spinto di più, perché una volta passato Leclerc aveva tutto l'interesse nel far restare il monegasco fuori dalla zona Drs (per il bene suo e anche della squadra, perché ciò avrebbe reso un po' più vulnerabile Charles dagli eventuali attacchi di Max), mentre nelle libere si era concentrato un po' più sulla qualifica, come detto chiaramente da Christian Horner a fine gara. Ne è uscito un confronto che ha premiato ancora una volta Max, il quale, una volta in testa, se ne è letteralmente andato. Sergio si è consolato con il punto aggiuntivo del giro veloce, grazie ad un miglior crono in gara di appena 4 millesimi più rapido rispetto a quello del compagno di squadra. Il quale, però, in classifica ha allungato ancora: con una pole e cinque vittorie, è chiaro a tutti chi sia il vero signore della domenica.

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