Marko, Red Bull è più veloce in gara: "Ci davano già per morti"

Marko, Red Bull è più veloce in gara: "Ci davano già per morti"© Getty Images

Il Dottore guarda in casa Ferrari e prospetta due penalità da scontare in stagione. Sull'affidabilità Red Bull risponde a chi dava la RB18 per spacciata dopo gli stop iniziali

Fabiano Polimeni

13.06.2022 ( Aggiornata il 13.06.2022 12:40 )

Pesa la mancanza di affidabilità della Ferrari. Pesa più dei ritiri Red Bull, a inizio campionato, quando Verstappen e Perez hanno marcato zero punti tra Bahrain e Australia, due volte Max per ritiro e problemi tecnici legati all'alimentazione del motore termico.

Criticità diverse da risolvere in Ferrari, dove i cedimenti hanno interessato componenti della power unit e portato Leclerc già al limite della penalità, avendo montato 3 turbocompressori in stagione sui 3, limite massimo.

Pesano i ritiri Ferrari perché maturati in condizione di controllo della corsa e da una posizione per il massimo bottino. Barcellona e Baku avrebbero prodotto molto probabilmente 50 punti, nello sviluppo ordinario delle due corse. 

Pronostico Helmut: 2 penalità per Ferrari

Guarda in casa Ferrari, Helmut Marko. Lo fa dall'alto della classifica Piloti e Costruttori e anche sul fronte dei componenti utilizzati in stagione. Power unit numero 2 completa introdotta in Azerbaijan, perfettamente in media-stagione, immaginando un campionato da correre ricorrendo a tre motori. Se questo sarà davvero il caso, piuttosto che una strategia a privilegiare un quarto motore fresco, lo vedremo nel corso del campionato.  

"Vogliamo una lotta giusta, penso però che Leclerc sia già al terzo motore. Dovrà subire almeno una o due sostituzioni con penalità", commenta Marko a ServusTV.

"Nel complesso, è stato per noi sfortunato che Leclerc abbia avuto la scia di Perez nei primi giri, perché Max non è riuscito subito a passarlo poi abbiamo visto quello che sospettavamo, ovvero che noi eravamo più veloci in gara". 

Un convincimento tale da portare il Dottore a credere in una corsa per la vittoria indipendente dal ritiro di Leclerc: "Anche senza i problemi avuti dalla Ferrari noi credevamo li avremmo ripresi".

Red Bull data per spacciata troppo presto

Battute d'arresto subite da Red Bull, alle quali Marko pensa ancora per togliersi i consueti sassolini dalle scarpe, di una Red Bull troppo in fretta giudicata dopo l'Australia. Allora alla RB18 mancava l'affidabilità e mancava la prestazione prodotta poi dal pacchetto di sviluppo introdotto a Imola. Appuntamento che ha rappresentato il momento di maggior progresso e vantaggio sulla Ferrari, portato fino alla reazione della Rossa con le novità portate in Spagna. 

"Alcuni ci davano per morti, quando ci avevano tagliato fuori ad aprile con un distacco di 46 punti ma con ancora 20 gare da correre e io a dire che restava ancora tanta strada da fare.

Ferrari ha avuto due problemi tecnici, lo stesso è capitato a noi, siamo pari. Però si vede quello che è possibile ottenere con la regolarità di rendimento, com'è il caso Mercedes. Russell non è veloce però è più consistente e di conseguenza non è così lontano in classifica".

Urgono correttivi sui (pochi) punti deboli espressi da una F1-75 la cui velocità non può mettersi in discussione. Competitività assoluta del progetto che per tanti anni si è anelata, quando si era costretti a osservare la sfida mondiale dalla prospettiva altra: una macchina sì affidabile ma più lenta dei rivali. Oggi accade l'opposto, la macchina assolutamente veloce, vale l'avversario ma deve trovare l'equilibrio tra tenuta e prestazione. 


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