Hamilton, abitudini da superare: "Penso di aver capito la SF-25"

Tutt'altro che semplice cambiare abitudini di guida e adattarsi a una nuova monoposto. Lewis racconta la sfida e le differenze rispetto a Leclerc
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Fabiano Polimeni

14.04.2025 ( Aggiornata il 14.04.2025 10:00 )

Otto secondi e tre decimi a dividerli sotto il traguardo, in quarta e quinta posizione. È la differenza cronometrica espressa dal GP del Bahrain, che non racconta tutto del diversissimo andamento del week end tra Leclerc e Hamilton. Ci pensa Lewis, a fine gara, ad approfondire quanto al risultato finale, finora, sia arrivato percorrendo una strada molto più complessa rispetto a Leclerc.

La premessa: c’è un adattamento ancora da consolidare, una Ferrari SF-25 da scoprire. “Credo che sia chiaro che noi, come esseri umani, ci fossilizziamo sulle nostre abitudini, ha spiegato Hamilton, parlando con Sky UK.

Come vuol essere guidata la SF-25?

“Ho guidato con un certo stile di guida e in un certo modo per così tanti anni, con la stessa squadra, mentre adesso che sono passato a una nuova macchina, richiede regolazioni e stile di guida così diversi.

Sto usando il freno motore, che negli anni scorsi non avevo mai usato, poi i freni sono molto diversi. Questa macchina richiede uno stile di guida molto diverso e mi sto adattando. Credo che, lentamente, mi stia entrando in testa”.

Qualifica, dov'è stato più efficace Leclerc

Stile di guida e differenze che si leggono al meglio mettendo a confronto i due migliori giri della qualifica Q3 di Leclerc (1’30”175) e Hamilton (1’30”772). Cosa emerge? Un divario in larga parte creato tra l’uscita di curva 4 - dove Leclerc riesce ad accelerare prima e meglio in trazione - e la percorrenza delle esse fino alla frenata e inserimento della curva 8. In quattro curve si nota come Leclerc riesca a stare sull’acceleratore in modo molto più omogeneo e, soprattutto, trovare inserimenti in curva più efficaci e con una maggiore differenza di velocità a suo favore. Differenze che tornano nella velocità minima superiore di Leclerc nell'ingresso di curva 11 e curva 12.

Assetti, una direzione da battezzare

“Quel che è chiaro è che Charles inizia con un assetto e per tutto il week end resta grossomodo su quelle scelte”, ha proseguito Hamilton. “Io, sia lo scorso fine settimana che in questo, sono stato molto lontano. Mi sono avvicinato solo prima della qualifica ma tutte le regolazioni erano cambiate.

Devo fare un lavoro migliore nell’arco dei tre giorni, so di poterlo fare e lo farò. Devo rendermi le cose più semplici, attualmente sto facendo tutto nel mondo più difficile. Dal prossimo fine settimana proverò a partire da una condizione migliore e non spostarmi troppo.

Penso di aver capito come vuole essere guidata questa macchina, mi auguro di correre un week end migliore dal prossimo se riuscirò a mettere in pratica quanto ho capito e se riuscirò a qualificarmi meglio”.


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