Il bel sorpasso con Ocon, Gasly e Vettel protagonisti raccontato dal pilota Alpine. Vettel spiega le ragioni della manovra su Gasly non ideale nei tempi dell'attacco
Hakkinen e Schumacher erano in lotta per altre posizioni, nel 2000, quando - attore non protagonista Ricardo Zonta, doppiato - girarono una manovra da cineteca sul dritto del Kemmel, con Hakkinen a passare Schumacher.
Altre posizioni ma tre piloti in lotta, domenica scorsa, nella riedizione di quella manovra: Vettel, Gasly e Ocon interpreti di un bel momento nel GP del Belgio.
A rimetterci maggiormente, Sebastian Vettel. Questione di tempistiche, di strategie nel costruire il sorpasso. È un altro film rispetto agli attacchi provati nel 2017 su Lewis Hamilton e, con la lezione appresa - e un super ibrido Ferrari l'anno seguente -, la costruzione perfetta del sorpasso al via della gara 2018.
Sterzi a parte: La F.1 come la Canalis punta sul calendario
Non altrettanto è riuscito a Seb nel confronto con Gasly e Ocon.
"È stato assolutamente un bel divertimento, mi sono goduto la gara e la macchina era estremamente veloce in rettilineo, così ho gestito correttamente le tempistiche sul momento del sorpasso", spiega Ocon, settimo al traguardo, 2"5 davanti a Vettel.
1 di 2
AvantiLink copiato