Carlos esamina una gara corsa con buon passo su gomma dura, con l'interrogativo sulla decisione di puntare alle due soste
Che Ferrari lasciamo, entrando nella pausa estiva? Spa-Francorchamps ha mostrato segnali vagamente incoraggianti, sebbene non ancora quelli di una monoposto in corsa per la vittoria.
I distacchi sono ridottissimi, Leclerc che finisce a poco più di 8" dallo squalificato Russell, Sainz a circa 20", sono il "buono" da portare con sé. Dall'altro, c'è tutta la difficoltà nel produrre sviluppi in grado di trovare gli ultimi decimi. Difficoltà espresse da Mercedes, da Red Bull, dalla Ferrari. Unica eccezione (finora) la McLaren.
Vasseur: "Buona gara, è questione di decimi"
I 44 giri del GP del Belgio lasciano Carlos Sainz con la sensazione che altro si sarebbe potuto azzardare.
"Siamo partiti bene, poi con la gomma dura abbiamo fatto del nostro meglio per restare fuori a lungo e sfruttarla al massimo. È stata una mescola che in gara è sembrata essere molto competitiva", racconta.
"In generale abbiamo avuto un buon ritmo, però, per qualche motivo, la sensazione è di non aver massimizzato ogni cosa. Anche prendendo qualche rischio in partenza. Con il senno di poi, forse avremmo dovuto provare a correre su un solo pit-stop, visto quanto è andato bene Russell".
Pit al giro 20, poi 8 giri su gomma media, prima di tornare sulla dura. Sainz, unico insieme a Zhou, a partire sulla mescola più dura, mentre chi si è spinto lungo su gomma media è stato Hulkenberg, coprendo 24 tornate - nel secondo stint - con lo stesso set.
"Abbiamo fatto il primo stint 'rischioso' partendo con le dure, questo ci ha permesso di andare molto forte. Tutti i rischi presi lì poi ci sono mancati nelle decisioni prese dopo.
Abbiamo fatto due soste, però tardive. La strategia a singolo pit-stop sembrava essere una soluzione molto positiva, facile dirlo dopo la gara. Mi sono sentito bene con le dure e anche nell'ultimo stint, però era ormai troppo tardi".
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