GP Canada: i 5 temi del fine settimana

GP Canada: i 5 temi del fine settimana

Nel confronto molto acceso e ravvicinato tra Red Bull e Ferrari bisogna mettere in conto la variabile Verstappen, formidabile nel duello con Sainz, mentre Alonso si arrabbia ed Hamilton torna sul podio pur con una Mercedes ancora alla ricerca di un'identità

20.06.2022 ( Aggiornata il 20.06.2022 12:30 )

Variabile Verstappen

I mondiali si vincono con l'opportunismo, sfruttando tutte o quasi le occasioni che capitano. Ed in questo 2022, in cui a Max Verstappen si possono rinfacciare davvero poche cose, di certo al campione del mondo in carica non si può non dire di essere uno cinico. Ritiri a parte, ha vinto quasi sempre, facciamo sei volte su sette quando la macchina non lo ha abbandonato, salvando il bilancio a Monaco con un terzo posto, comunque davanti al rivale principale. Quello stesso rivale che, partendo dal fondo, lo metteva in una condizione di agio mica da poco, pur sé restava l'altra di Ferrari, quella dell'ex compagno di squadra ai tempi del debutto in Toro Rosso, Carlos Sainz; una Ferrari più consistente, sul passo gara, ma non veloce a sufficienza sul dritto per passare. E qui si apre la discussione: quanto c'è di macchina e quanto di guida? Perché è facile parlare delle velocità di punta, ma a vedere e rivedere le immagini di quei 16 giri finali che hanno deciso il GP del Canada, viene fuori un'evidenza nitida: cioé come la RB18 numero 1 uscisse in maniera incredibilmente rapida dal tornantino di curva 10, in quelle fasi di trazioni che in realà avrebbero dovuto essere un terreno di caccia della F1-75.

Nonostante scia e Drs, Sainz non è mai riuscito a portare un attacco concreto, proprio perché perdeva in accelerazione metri decisivi. E' capitato anche a Leclerc, vero: ma Charles aveva un'ala posteriore meno carica per favorire la rimonta e ci può stare. Servirà analizzare in casa Ferrari, capire come mai la RB18 fosse così forte in trazione: ma nelle equazioni, si dovrà tenere in conto la variabile Verstappen. E' lui, che sta facendo la differenza in queste domeniche, ed a volte anche nelle giornate di sabato: dopo due qualifiche in cui Perez gli aveva preso le misure, è arrivata la qualifica a chiarire, ancora, i rapporti di forza all'interno del garage. Per ribadire, soprattutto, com'è che si vincono i campionati: Sergio, per adesso, non ha quella costanza di rendimento che Max riesce ad avere sempre. E lo si è visto in un sabato insidioso, dove Max ha sublimato una meccanica della RB18 eccezionale mentre l'altro sbagliava. Poi magari Checo si sarebbe ritirato comunque, perché il ko non è certo demerito suo; ma intanto l'aveva combinata grossa, spianando la strada a quello che resta il caposquadra. Il quale avrà pur sempre una RB18 eccezionalmente competitiva, ma che intanto sa sempre metterci del suo. Perché nella somma di fattori che portano al risultato finale della vittoria, la variabile Verstappen oggi è un addendo decisivo.

Verstappen: "Ho dato tutto, per fortuna siamo veloci sul dritto"

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