Carlos torna sul ritiro sofferto in Austria, a interrompere una serie di risultati positivi. Alla seconda metà di stagione chiede un percorso più lineare
Del ritiro austriaco, dell'affidabilità a mettersi di traverso anche lungo il suo cammino, Carlos Sainz rimpiange soprattutto l'aver subito uno stop quando sensazioni e risultati iniziavano a scrivere un altro copione.
La stagione del ferrarista è iniziata su uno spartito difficile da interpretare, la F1-75 non così affine al suo stile di guida quanto la Ferrari dell'anno d'esordio in Rosso.
Poi, i segnali del Canada, il risultato di Silverstone, a indicare una svolta e, soprattutto, piazzamenti messi insieme con miglior regolarità.
"In Austria è stato un peccato, davvero. Stavo iniziando a costruire uno slancio, arrivavo dalla prima vittoria a Silverstone, il secondo posto del Canada e in battaglia per vincere, come anche in Austria. Sentivo come se la mia stagione stesse iniziando a trovare un ritmo, poi all'improvviso il cedimento della power unit ha interrotto questa fase.
Può portare a incappare in penalità, partire da zero. Adesso entriamo nella seconda metà di stagione e spero possa essere molto più liscia", si augura Carlos, nel giovedì che porta al GP di Francia.
C'è la concreta possibilità che sia un week end in salita, per la sostituzione della power unit e con l'arretramento in griglia di partenza. "Stiamo ancora valutando, stiamo guardando a tutte le opzioni possibili, ci serve capire quali saranno qui le opportunità di sorpasso, come andranno le cose tra caldo, gomme e alla fine prenderemo una decisione. C'è la possibilità che accada", ammette.
Dalle anticipazioni del giovedì, la specifica di fondo evoluta è stata fotografata solo sulla macchina di Leclerc. Una Ferrari aggiornata che rilancia dopo una prestazione maiuscola in Austria. Certo, il neo dell'affidabilità diventa una zavorra sul cammino iridato che va superata.
Ferrari contro Red Bull, senza sottovalutare una Mercedes attesa "in partita", al Paul Ricard che nelle scorse stagioni è stato terreno di dominio assoluto.
"Penso che Mercedes stia da un paio di GP correndo le 'nostre' gare. Non possiamo sottovalutarli perché sono della partita, quando ci fermiamo ai box li troviamo sempre nella nostra finestra di pit-stop e li teniamo in considerazione. Guardando a Silverstone e Barcellona avevano pressoché lo stesso ritmo e a tratti erano più veloci, è una gara dove Mercedes dovrà essere tenuta in considerazione".
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