GP Giappone, l’anteprima: 5 domande verso Suzuka

McLaren: obiettivo podio o qualcosa di più?

Come obiettivo, la squadra fa bene ad indicare nel podio il massimo della sua ambizione. Certo, c’è la speranza che prima o poi il successo possa arrivare e da quel punto di vista Suzuka fa gola, perché circa sei mesi fa la MCL60 visse in Giappone il miglior weekend della sua stagione al pari di quello in Qatar. Tuttavia, a Woking sono forse tra i più scontenti di tutti ad avere la tappa nipponica come quarta gara stagionale: avrebbero preferito averla più avanti in calendario, una volta portato il pacchetto di aggiornamenti che secondo loro permetterà alla MCL38 di fare un altro salto in avanti.

Per quanto sia lecito aspettarsi una McLaren molto forte in Giappone, nel box inglese c’è la convinzione che manchi ancora qualcosa rispetto a Red Bull e Ferrari, un qualcosa che è stato anche piuttosto evidente nelle prime tre gare del campionato. Pur avendo confermato le caratteristiche di base della vecchia monoposto (cioè una certa efficacia sulle curve veloci come quelle giapponesi), la MCL38 non appare così completa come la RB20 ed anche la SF-24, sebbene Suzuka potrebbe mascherare certe carenze come quella sulle curve più lente. Resta un punto di domanda sulle curve ad ampio raggio (come ad esempio il primo tornante di Suzuka), ma in generale le caratteristiche del progetto 2024 della McLaren sembrano note: a Suzuka si può sperare di fare bene o addirittura molto bene, ma non sarà una lotta scontata quella con Red Bull e Ferrari.

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