Verstappen, Red Bull? "Facile dire addio nei momenti difficili..."

Verstappen, Red Bull? "Facile dire addio nei momenti difficili..."© Getty Images

Le difficoltà di inizio campionato, le tensioni interne al team, la corte di Mercedes per averlo in squadra. Verstappen celebra il titolo e professa la sua lealtà a Red Bull: nella buona e nella cattiva sorte

Fabiano Polimeni

25.11.2024 ( Aggiornata il 25.11.2024 15:20 )

Novembre, il GP di Las Vegas, assegna il titolo a Verstappen, il quarto mondiale Piloti. È la vittoria più di tutte frutto dell'apporto di Max, pochi dubbi.

Sembra ieri a raccontare le cronache di inizio 2024, tra gennaio e marzo a mettere insieme i tasselli della condotta "non appropriata" di Horner verso una dipendente Red Bull. Le vicende legate all'indagine interna del team, lo scontro diretto al vertice - espressione dei due azionisti principali -, fino alle immagini di Jos Verstappen in polemica aspra con Horner. Oltre alle plateali discussioni con Toto Wolff. Uno scenario dal quale Verstappen ha dovuto isolarsi e vincere in pista, sfruttare la miglior RB20 della stagione, prima dell'involuzione.

2024, un inizio movimentato

Un clima difficile in Red Bull, contesto nel quale provare a costruire un'alternativa di mercato, con Toto Wolff attivamente al lavoro per portare Max in Mercedes.

Archiviata la pratica iridata, Verstappen è tornato a parlare del difficile contesto di inizio stagione.

"L'inizio è stato, diciamo, un po' movimentato, ma credo di essere abbastanza calmo in queste situazioni. Penso che sia molto difficile disturbarmi con qualcosa", poi il tema cruciale del mercato, la possibilità di lasciare Red Bull

Gli interrogativi giusti e la lealtà verso Red Bull

"Ad essere onesti, credo che nella vita, ogni anno, ci siano sempre pensieri che ti passano per la testa. Ti chiedi per quanto tempo tu voglia correre, dove vuoi farlo, come. Come ci sono cose che accadono nella vita privata, lo stesso accade nella vita agonistica. Ci sono sempre cose che devi affrontare e a cui devi pensare. Ma va bene così. Voglio dire, in generale penso di essere abbastanza rilassato su queste cose, perché è molto importante dividere la vita privata dalla vita agonistica. Ma va bene avere questi pensieri in testa su ciò che si vuole fare.

Allo stesso tempo, non sono una persona che prende decisioni drastiche e sono molto felice di dove mi trovo al momento. Sono molto fedele alla squadra. Apprezzo, ovviamente, quello che hanno fatto per me, dal prendermi dalla F3 e darmi un sedile in F1, fino a vivere tutte queste emozioni nel corso degli anni con le persone chiave del team. 

Quindi, quando ci sono momenti difficili, è molto facile dire addio o dimenticarsene o ignorarlo. Ma credo che sia molto più importante affrontarli, affrontarli insieme e cercare di andare avanti, concentrandosi, ovviamente, sul lato delle prestazioni e divertendosi in pista. Questo è il punto più importante. Se non ci si diverte, non ha senso continuare".

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