A Città del Messico Verstappen porta a casa la 14° vittoria dell'anno, mettendo a segno un nuovo primato; niente da fare per Hamilton e Perez, mentre le Ferrari chiudono lontanissimo dal vertice
Max Verstappen a spasso nella storia: vince il GP del Messico e mette a segno un nuovo record, quello del maggior numero di gare vinte in una singola stagione. Un altro dominio da parte dell'olandese della Red Bull, vittorioso davanti ad Hamilton e Perez, nel giorno di una Ferrari opaca: 5° Sainz, 6° Leclerc.
Scelte diversificate in griglia: 8 piloti su 20 si avviano con la gomma morbida (le Red Bull, le Ferrari, Tsunoda, Schumacher, Vettel e Latifi), mentre tutti gli altri, tra cui le Mercedes, optano per la media. Allo spegnimento dei semafori Verstappen sfrutta bene la gomma morbida a disposizione e tiene la testa della corsa, mentre dietro di lui è battaglia tra le due Mercedes: Hamilton passa Russell, il quale in curva 4 deve cedere la posizione anche a Perez. Dietro di loro battaglia anche tra le Ferrari, con Sainz che sfila 5° davanti a Leclerc.
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— Formula 1 (@F1) October 30, 2022
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LIGHTS OUT IN MEXICO CITY!!!
A superb start from Verstappen. The Dutchman leads through Turn 1! #MexicoGP #F1 pic.twitter.com/QMdHaiawlZ
I primi giri sono subito un confronto cronometrico tra Max e Lewis, che mettono subito un cuscinetto sugli inseguitori. Il distacco tra i due non scende mai sotto al secondo, cosa che permette all'olandese di non concedere mai il Drs alla Mercedes. Dietro di loro Perez e Russell provano a tenere il ritmo, mentre la Ferrari fa più fatica, con Sainz che dopo 20 giri si ritrova già con 10" di ritardo dal 4° posto di Russell.
Tra i piloti di vertice il primo a fermarsi è Perez, chiamato ai box per mettere gomma media al termine del 23° giro: sosta lunga (5" netti) per via della posteriore sinistra che si svita a fatica. E' una fase di gara complicata per Verstappen, che soffre il graining con l'anteriore sinistra, e infatti la sua sosta arriva al termine del 25° passaggio: gomma media per lui, che rientra in pista davanti alle Ferrari (che non si erano ancora fermate!) lasciando la testa della corsa ad Hamilton.
Lewis estende il suo stint fino al 29° giro, quando anche lui va dentro per il primo pit-stop: gomma dura per lui, che torna in pista con circa 6"5 di ritardo da Verstappen. Dopo che si sono fermate anche le Ferrari (giro 28 per Leclerc, quello successivo per Sainz: media per entrambi), l'unico dei top 6 che allunga oltre i 30 giri è Russell, che si ritrova al comando. Per George la sosta arriva al 34° giro, con l'inglese che si riposiziona in quarta piazza, alle spalle di Perez.
LAP 22/71
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Into the pits comes Perez
On go a set of mediums and he's back out in P6 #MexicoGP #F1 pic.twitter.com/5Pwbkc7IJB
Con la hard Hamilton va un po' in difficoltà, perde terreno da Verstappen e viene avvicinato da Perez, il quale però non riesce a portare un vero e proprio attacco. Con una Mercedes non al meglio data la gomma dura, Verstappen può permettersi di gestire e di pensare ad una strategia ad un'unica sosta, che a mano a mano che passano i giri diventa sempre più chiaramente la strategia migliore per la domenica messicana.
Chi invece azzecca la strategia, almeno apparentemente, è Ricciardo, che si ferma una sola volta per mettere la soft dopo un lungo stint con gomma media: Daniel però in duello in curva 6 con Tsunoda elimina il giapponese (che torna ai box per ritirarsi) e si becca 10" di penalità, una sanzione che rischia di pesare come un macigno sulla sua corsa. E' una fase di corsa ottima però per Ricciardo, che dopo il contatto (fortunato a non avere danni) continua a spingere passando Norris e Bottas.
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Contact between Ricciardo and Tsunoda
The AlphaTauri car has damage. Tsunoda returns to the pits and is out of the race ?#MexicoGP #F1 pic.twitter.com/Y4x8NxOruP
Molto buona la progressione di Ricciardo anche nei giri successivi, quando con un passo ottimo va a riprendere pure le Alpine di Alonso ed Ocon, passate entrambe ad una decina di giri dalla fine. Più difficile il sorpasso su Esteban, mentre lo spagnolo nella parte finale della corsa soffre di un non specificato problema che gli fa perdere terreno.
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Ricciardo has put that collision/penalty behind him and is flying currently, swooping down the inside at Turn 1 to get past Alonso #MexicoGP #F1 pic.twitter.com/n2CLwgcfzD
Negli ultimi passaggi di una corsa piuttosto avara di emozioni, l'unico sussulto lo concede Alonso, costretto ad andare dritto in curva 1 con il motore ko chiamando in causa la VSC per la posizione non ideale della macchina. Uno stop amaro in chiave Costruttori per il 4° posto in ballo tra Alpine e McLaren.
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"Engine, engine". Alonso is out ?
He's out of his car and thanking the Mexican fans
?? VIRTUAL SAFETY CAR ??#MexicoGP #F1 pic.twitter.com/xmJH1GJkeO
Per il resto è una corsa che vede vincere ancora Verstappen e che sancisce un nuovo record messo a segno da Max: con il 14° centro stagionale, l'olandese della Red Bull diventa il pilota ad aver vinto più gare nell'arco dello stesso campionato. Poco da fare per Hamilton, bravissimo a non concedere alcuna occasione di sorpasso a Perez, terzo alla fine dietro all'inglese.
Quarta posizione per Russell, quindi le Ferrari di Sainz e Leclerc (staccate rispettivamente di 58"123 e 68"774), le quali chiudono davanti a Ricciardo, Ocon, Norris e Bottas. Bravissimo Ricciardo, che guadagna più di 10" negli ultimi 10 giri salvando il 7° posto nonostante la penalità.
Simply unstoppable!@Max33Verstappen makes it an extraordinary FOURTEEN wins in 2022, breaking the record for the most wins in a season#2TheMax #MexicoGP pic.twitter.com/TE7mOJ9o4b
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