Ferrari a un minuto da Red Bull in Messico, Leclerc: "Delusione enorme"

Ferrari a un minuto da Red Bull in Messico, Leclerc: "Delusione enorme"© Ferrari

I piloti e Mattia Binotto commentano una prestazione molto deludente, le sfide dell'alta quota su affidabilità del motore, nel dettaglio sul turbo, e assetto affossano la F1-75

Fabiano Polimeni

31.10.2022 ( Aggiornata il 31.10.2022 09:42 )

È andata di gran lunga peggio rispetto al ritorno in pista a Spa-Francorchamps, dopo la pausa estiva, la Ferrari vista nel GP del Messico. Perlomeno tra le Ardenne arrivò un piazzamento sul podio, pur con Sainz aa 27" da Verstappen e Leclerc disperso a 1'15". Ai 2.200 metri di quota dell'Hermanos Rodriguez la F1-75 è una lancia spuntata, rimedia un distacco enorme da Red Bull: 58" Sainz, 1'08" Leclerc, a correre nella terra di nessuno.

"È stata una gara davvero solitaria, corsa insieme a Carlos e navigando fino al traguardo, eravamo troppo lenti rispetto ai piloti davanti e molto più veloci di chi stava dietro. 

Leclerc, i punti bassi sono dei crolli

Abbiamo corso sulla nostra strategia, provato a massimizzare il pacchetto, l'abbiamo fatto però siamo arrivati a 1 minuto dal leader.

Dobbiamo capire perché, nei nostri alti e bassi, ogni volta che tocchiamo un punto basso si presenta come un grande crollo: dobbiamo esaminare questa cosa e provare a essere più consistenti nelle giornate negative", analizza Leclerc. 

Ferrari che paga pesantemente dazio con la power unit, un compromesso al ribasso sulla gestione del turbo, necessaria per ragioni di affidabilità, ha condizionato la prestazione sul dritto. Un deficit al quale sommare le difficoltà di trazione. Le sfide dell'alta quota messicana non sono state domate a un livello sufficiente per correre con Red Bull e Mercedes.

"La delusione è enorme, ancora non ho una spiegazione. Credo perdessimo molto tempo sui rettilinei, dubito però che la causa del distacco sia tutta qui. Dovremo analizzare tutto e fare un passo in avanti", ancora Leclerc.

Spiegazioni a parte servono correttivi sul prossimo anno, che guardino anzitutto alla power unit. Il segnale non è dei più incoraggianti se dopo la novità introdotta sul piano dell'affidabilità a Austin si è stati costretti a posizionare nuovamente al ribasso le prestazioni per non soffrire in Messico con la tenuta della power unit.

Binotto, non è mancata solo la power unit 

"È stato un weekend molto difficile per noi, con una fatica evidenziata già ieri in qualifica e ancora più accentuata oggi in gara. C’è molto da migliorare, ma in un fine settimana complicato come questo è importante portare le macchine in fondo e raccogliere più punti possibile", commenta Mattia Binotto.

Verso Interlagos si va con la sostituzione annunciata del turbocompressore sulla macchina di Sainz, seguendo l'intervento di Austin con Leclerc. Altra pista in quota - nulla di paragonabile a Città del Messico - e impegnativa sulla power unit.


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