Il GP del Messico e la F1 negli USA: "C'è un equilibrio ragionevole"

Il GP del Messico e la F1 negli USA: "C'è un equilibrio ragionevole"© Pirelli

Il promoter del GP di Città del Messico sottolinea le differenze tra eventi come Miami, Las Vegas, Città del Messico e Austin, in primis sui prezzi dei biglietti

Fabiano Polimeni

03.11.2022 ( Aggiornata il 03.11.2022 17:39 )

Dopo aver vissuto l'incertezza del rinnovo di contratto negli anni scorsi, il Gran Premio del Messico si è assicurato la permanenza in calendario fino al 2025. 

Appuntamento unico per la tracciatura in alta quota, ai 2.200 metri di Città del Messico, guarda all'espansione della Formula 1 negli USA senza timori, il promoter Alejandro Soberon. 

Sullo sfondo c'è un campionato che discute con numerose nuove sedi che vorrebbero ospitare un Gran Premio, dal Sudafrica pronto a debuttare nel 2024 a un lavoro avviato dalla Colombia, con Barranquilla che ha manifestato il proprio interesse.

La F1 nelle Americhe, un equilibrio che funziona

"Non sono certo su una gara in America centrale, però adesso sembra un equilibrio ragionevole avere tre gare negli Stati Uniti, dove prima sembrava fosse una sfida", spiega Soberon, nelle parole riportate da Racer.

"Miami sarà un grandissimo successo, ad Austin si è visto il numero di presenze mai così alto. Poi, tutta la prevendita a Las Vegas è alle stelle. Penso sia positivo per la regione, il fuso orario è ottimo.

Con il Canada, tre gare negli USA, Messico e Brasile, la domanda è se possa esserci spazio per un altro Gran premio", si interroga Soberon.

"Personalmente credo che ci sia lo spazio ma non dev'essere un evento che vada contro un'altra gara organizzata nel medesimo fuso orario. 

Da noi sono arrivati molti clienti da Miami, si sono goduti quella gara, la città, però sono tornati ad acquistare i biglietti in Messico".

Las Vegas e Miami, i prezzi definiscono un target

Miami, Austin, Las Vegas e Città del Messico si configurano come appuntamenti rivolti probabilmente a fasce di spettatori differenti, anche solo in ragione dei prezzi dei biglietti. Las Vegas, com'era logico attendersi, ha registrato un incremento dei prezzi delle strutture ricettive, stimato mediamente nel 300% su un pernottamento nei giorni del  week end del GP che si correrà nel 2023.

Un indicatore della "febbre per la F1" e dei prezzi legati all'evento è rappresentato dai primi pacchetti di biglietti messi in vendita - posti a sedere in tribuna e libero accesso -, andati esauriti in un'ora. Le cifre? Per i clienti titolari di una nota carta di credito, la possibilità di acquistare a 500 dollari l'ammissione al circuito nelle tre giornate, mentre il costo di un posto in tribuna spaziava tra i 2.000 e gli 8.000 dollari.


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