A Zandvoort l'olandese della Red Bull domina e porta a casa il quarto successo consecutivo, mentre la Ferrari chiude sul podio con Leclerc ma dietro anche a Russell al termine di una corsa caratterizzata da una safety car finale
Vittoria nel GP di casa per Max Verstappen. Una domenica fenomale per l'olandese della Red Bull, che non si fa distrarre dalla safety car finale per andare a vincere davanti a Russell e Leclerc. Sainz solo 8° dopo una penalità.
Job done! #DutchGP @Max33Verstappen pic.twitter.com/h7G5jKA0mG
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In una griglia di partenza che vede quasi tutti su gomma morbida, ad eccezione delle Mercedes, delle Haas, di Norris e di Albon, Verstappen sfrutta la gomma nuova rispetto a quella usata (seppur di pochi passaggi) delle Ferrari: Max chiude subito la traiettoria e gira in testa in curva 1, precedendo Leclerc, Sainz ed Hamilton, con Lewis che rischia molto prendendo la traiettoria più interna possibile e toccando leggermente la vettura di Carlos. Tanta bagarre ma nessun incidente particolare, tranne nel caso di Magnussen, protagonista di un'escursione fuori pista nel corso del 2° giro. Sempre nei primi chilometri, Russell si riprendere la sesta posizione persa al via a favore di Norris.
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LIGHTS OUT AT ZANDVOORT!!!
Verstappen makes a great start and leads! #DutchGP #F1 pic.twitter.com/G19F8vb1b7
Rewind to Lap 1, Turn 1?
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Contact between Hamilton and Sainz but seemingly no damage done #DutchGP #F1 pic.twitter.com/e0ydlc8B39
LAP 2/72
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Magnussen has a moment, bumps the barriers but manages to get back on track #DutchGP #F1 pic.twitter.com/mKL6hpBwBR
Il ritmo nei primi giri di gara è decisamente sostenuto, e questo provoca un notevole degrado delle gomme, generalizzato un po' su tutte le vetture che calzano le soft. Per questo motivi i primi pit-stop arrivano prima rispetto al previsto, con Ricciardo e Gasly dentro al termine del 12° giro. Tra le prime posizioni invece i primi a fermarsi sono Sainz (al quale Hamilton stava mettendo pressione) e Perez al 15° passaggio: entrambi montano la media, ma purtroppo per Carlos la sua sosta dura ben 12"7, a causa della posteriore sinistra mancante al momento della sosta, cosa che fa perdere tempo preziosissimo allo spagnolo. La sosta per Leclerc invece arriva al 17° giro, quando il suo ritardo da Verstappen è di circa 5"; rapida la risposta del box Red Bull che chiama ai box Max alla tornata successiva, coprendo la strategia della Ferrari con la gomma media. Proseguono invece le Mercedes, che allungano il primo stint iniziato, per loro, con la gomma media.
LAP 15/72
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Sainz pits but it's a slow stop
Looks like the fresh left rear tyre wasn't ready to go on the car.
Meanwhile behind, Perez is unable to avoid a wheel gun lying on the ground.#DutchGP #F1 pic.twitter.com/axMZUUuFjX
Le Mercedes restano in pista cercando di allungare i loro stint, e diventa chiara l'idea di azzardare un'unica sosta per la scuderia di Toto Wolff. Sfruttando i giri con la gomma più fresca, Verstappen ricuce il distacco su Russell e lo passa al primo colpo, piazzando il sorpasso all'esterno della Tarzan (curva 1): siamo al 28° giro. Al passaggio successivo Hamilton imbocca la pit-lane per la sua sosta (gomma dura), e fa lo stesso Russell due tornate più tardi. Così, al 32° dei 72 giri in programma, la classifica si ricompone a parità di sosta: Verstappen guida su Leclerc, quindi Perez, Hamilton, Russell e Sainz, con i primi sei tutti divisi tra loro di qualche secondo tra una posizione e l'altra.
LAP 31/72
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Now it's Russell who pits for hard tyres. He returns to the track in P5, one place behind team mate Hamilton #DutchGP #F1 pic.twitter.com/jpc74G5vrS
Nelle prime tornate a pista libera la scelta della Mercedes sembra pienamente azzeccata, tanto che sia Hamilton che Russell piazzano immediatamente dei tempi pazzeschi con la hard. Questo consente a Lewis e George di sbarazzarsi in fretta di Perez (Lewis ci mette due giri a passare Sergio) e di andare all'attacco dei primi due posti, con il numero 44 che rischia nel duello con Checo perché Vettel, doppiato in uscita dai box, non lascia subito strada complicando il lavoro del sette volte campione del mondo. La hard funziona alla grande ed infatti reagiscono anche in casa Red Bull e Ferrari, che chiamano in sequenza ai box Perez, Sainz e Leclerc. La Mercedes riesce a guadagnare su Verstappen quei secondi per cui Max, fermandosi, si troverebbe dietro in caso di seconda sosta; questo scenario viene però scongiurato dal ko di Tsunoda, che per due volte si ferma a bordo pista, la seconda in maniera definitiva, provocando la chiamata in causa della virtual safety car: una benedizione per Max, che può fermarsi per mettere gomma dura nuova e restare davanti. A quel punto, consapevoli di non poter più passare l'olandese con i pit-stop, anche in Mercedes optano per una doppia sosta, mettendo la media ad Hamilton e Russell. Questo beffa clamorosamente Leclerc, che si era fermato a mettere gomma dura il giro appena prima della VSC, ritrovandosi dietro alle due W13, in quarta posizione.
LAP 48/72
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Tsunoda comes back in to the pits for running repairs before coming out again and immediately encountering problems again. He's parked up at the side of the track.
?? VIRTUAL SAFETY CAR ?? pic.twitter.com/iWdoYsfImt
LAP 49/72
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Verstappen switches to hard tyres while Hamilton and Russell double stack putting on medium tyres.
The Virtual Safety Car ends the following lap...
Verstappen leads by 13 seconds from Hamilton with Russell not far behind. #DutchGP #F1 pic.twitter.com/KiMqpTirzl
Un altro colpo di scena arriva con il ritiro di Valtteri Bottas, che si pianta in prossimità della curva 1: posizione pericolosissima, inevitabile la safety car. Data la gomma medie nuova delle due Mercedes, la Red Bull preferisce chiamare ai box Verstappen per mettergli la gomma rossa, anche se questo significa far passare Lewis e George. Tuttavia la direzione gara impone ai piloti il passaggio per la pit-lane data la vettura ferma di Bottas, e questo induce la Mercedes a diversificare le strategie, mettendo la soft a Russell, anche a costo di lasciare la seconda posizione a Verstappen. La classifica dunque dice Hamilton, Verstappen, Russell, Leclerc, Perez, Sainz, Alonso, Norris, Ocon, Stroll, Gasly, Albon, Schumacher, Vettel, Magnussen, Zhou, Ricciardo, Latifi. Tutti su gomma morbida ad eccezione di Hamilton e Perez.
LAP 55/72
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More drama!
Bottas pulls up just before Turn 1 and, after a pause...
?? @MercedesAMG SAFETY CAR ??#DutchGP #F1 pic.twitter.com/vMXBUviqTB
Le speranze di Hamilton durano un niente, perché la ripartenza di Verstappen è fulminea e Max si riprende immediatamente la prima posizione. La condizione di inferiorità di gomma di Hamilton si palesa anche nei confronti di Russell, che passa alla tornata successiva il compagno di squadra, provocando l'ira di Lewis per una scelta del box, quella di non fermarsi, che non lo soddisfa. Infine, Lewis viene passato anche da Leclerc, che riesce a riprendersi il podio al 66° dei 72 giri previsti.
LAP 61/72
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Verstappen takes Hamilton at the restart! #DutchGP #F1 pic.twitter.com/UKmNFXNENK
LAP 64/72
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Silver Arrows side by side...
Russell overtakes Hamilton and moves up to P2#DutchGP #F1 pic.twitter.com/OHAtzmIBDG
Il finale di gara è complicato per Sainz, che soffre di surriscaldamento con le morbide messe nel pit-stop effettuato in regime di safety car, in una sosta che, tra l'altro, gli costa 5" di penalità per via di un unsafe release. La difesa su Perez, dunque, è solo formale, perché il messicano passerà dopo la penalità a fine gara. Niente invece può più fermare Verstappen, che passa in trionfo sotto la bandiera a scacchi davanti a Russell e Leclerc. Quarto Hamilton, quindi Sainz, Perez, Alonso, Norris, Ocon e Stroll: con la penalità, Sainz scivola in ottava posizione per appena due decimi su Ocon.
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