Hamilton-Piquet, Horner: più delle parole contano i fatti

Hamilton-Piquet, Horner: più delle parole contano i fatti© Getty Images

Red Bull giustifica l'assenza di un comunicato di presa di posizione sulle parole di Piquet con la nota diffusa in merito a Juri Vips 

Fabiano Polimeni

01.07.2022 ( Aggiornata il 01.07.2022 17:34 )

Misurare il numero di note stampa, la prontezza nel diramarle, nel lanciare nello stagno dei social il proprio sassolino per dire di esserci, è la metrica probabilmente sbagliata per pesare l'impegno contro il razzismo. Hamilton non ha mancato di sottolineare quanto servano azioni, fatti, supporto concreto più che apprezzabili posizioni di comunicazione del proprio sentimento contro il razzismo.

Sono ancora le parole di Nelson Piquet - a quella dibattuta di neguinho si sono aggiunge altre considerazioni volgari e offensive - a essere oggetto di discussione e, va detto, ricamo.

Christian Horner, a Silverstone, si è trovato a dover spiegare il perché Red Bull non abbia diffuso una nota stampa, un post sui social, a solidarizzare con Hamilton.

Red Bull, parole sconvolgenti da Piquet

Va detto, scandito bene, quanto Verstappen abbia condannato le parole di Nelson Piquet, suocero essendo Max fidanzato con Kelly Piquet. Ha provato a giustificare l'uscita scomposta, dicendo come non sia un razzista Piquet al di là della parola sbagliatissima.

"Siamo ovviamente sconvolti dai commenti fatti da Nelson e fanno parte di un'intervista di un po' di tempo fa. Abbiamo avuto un episodio che ha riguardato uno dei nostri giovani piloti (Juri Vips; ndr) sul finire della scorsa settimana e abbiamo adottato una misura risolutiva sul suo commento razzista. Abbiamo agito e rimosso immediatamente dal team. 

Abbiamo diffuso una dichiarazione su Juri, poi è uscita fuori questa vicenda e abbiamo sentito di aver fatto una dichiarazione molto forte attraverso l'azione presa di scaricare Juri dal team. Non giustifichiamo in alcun modo qualsiasi forma di razzismo o discriminazione", ha commentato Horner a Sky Sports.

A ricostruire gli eventi, in realtà Red Bull ha diffuso solo alle 18:00 del 28 giugno il post su Twitter col quale annunciava i provvedimenti su Vips. Le reazioni dell'universo F1 alle parole di Piquet, iniziate a circolare con insistenza tra la sera del 27 e il mattino del 28, si sono misurate già a metà mattino, con la FIA, la Formula 1, Mercedes, Ferrari, tra i tanti.

Parlano i fatti più dei comunicati

"Avevamo diffuso già una nota stampa prima, nella stessa giornata, relativa a Juri, in merito all'avere tolleranza zero sul razzismo.

Diramare un'altra dichiarazione su Nelson, sentiamo che a volte sono le azioni a parlare con più forza delle parole: siamo tutti assolutamente a sostegno di Lewis e abbiamo aderito alla Commissione Hamilton.

L'azione presa su Juri è stata draconiana ma in linea con la nostra politica. Max è chiarissimo come sia pienamente a supporto di Lewis e non solo di Lewis, ma contro qualsiasi forma di razzismo o discriminazione nello sport", ha proseguito Horner.

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