Mekies verso la gara: "Russell sarà un rivale temibile e Red Bull sarà forte"

Una prima fila soffiata da chi non ti aspetti, George Russell. Ma almeno non è Max Verstappen, che partirà decimo su una pista che non facilita i sorpassi. Nonostante la pole persa all'ultimo istante, la Ferrari può guardare con fiducia al GP d'Ungheria, come ha spiegato Laurent Mekies.

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Un fine settimana che inizia da capo

Ai microfoni di Sky, il direttore sportivo del Cavallino ha detto: "Per cominciare complimenti a George ed alla Mercedes, una pole molto particolare per lui. Hanno sorpreso tutti, ma già da un po' di gare stiamo dicendo che sta diventando sempre più una corsa a tre. Prima o poi sarebbe dovuto capitare ed è capitato in una qualifica con condizioni un po' strane, dopo la pioggia di stamani la pista era in continua evoluzione. Domani? Siamo in una fase in cui il weekend è 'giovane', ha piovuto stamani e la pista era cambiata tanto, ce ne siamo resi conto con i nostri piloti e con i tanti aggiustamenti che stiamo facendo, non siamo ancora contenti di dove siamo. Credo che domani vedremo una situazione ulteriormente diversa, se meglio o peggio lo scopriremo domani. Con questo reset della pista il weekend è in qualche modo ricominciato per via della pioggia e delle temperature più basse. Per noi è importante essere davanti, è importante capire come gestire al meglio la gara a livello strategico, inserendo anche George nell'equazione di domani".

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Sempre più lotta a tre

Sempre sulla gara, Mekies ha aggiunto: "Russell può essere un rivale temibile come Verstappen è stato spesso quest'anno, per domani ci aspettiamo condizioni fredde e lui sarà a giocarsi con noi i posti davanti. Non ci illudiamo che la Red Bull sarà indietro, tornerà forte in gara, lo abbiamo visto oggi quanto sia difficile per tutti, i problemi possono capitare a chiunque. Le qualifiche sono state complesse, le gare sono complesse, siamo tutti al limite, vedremo come andrà domani. Mercedes cambierà idea sul porpoising dopo questa pole? Posso solo dire che non si può giocare troppo con la carta della sicurezza, ci sono cose troppo importanti nel nostro sport su cui giocare questa carta. Ricordiamoci l'Halo o alcuni incidenti recenti, nessun team deve giocarci su per altri obiettivi. Ci siederemo attorno ad un tavolo e magari concludiamo che il porpoising sarà già risolto con l'ultima direttiva tecnica. Se resterà qualcosa da fare, ci siederemo di nuovo con la governance per discuterne".

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