Binotto: "Strategie? E' la macchina che non ha funzionato"

Binotto: "Strategie? E' la macchina che non ha funzionato"© Getty Images

Il team principal del Cavallino al termine della corsa ha voluto chiarire che al centro delle analisi ci sarà la mancanza di prestazione della vettura, aspetto ancora più importante delle strategie

31.07.2022 ( Aggiornata il 31.07.2022 17:56 )

Se parti dalla seconda e terza casella devi puntare al successo, possibilmente alla doppietta considerando le caratteristiche della pista. E invece la Ferrari si è fatta nuovamente male da sola, chiudendo nella maniera peggiore il GP d'Ungheria, una corsa che ha lasciato l'amaro in bocca a Mattia Binotto.

La monoposto il primo degli imputati

Ai microfoni di Sky, il team principal ha analizzato così la domenica di Budapest: "Tutti si aspettavano un risultato diverso, noi per primi. Di base oggi la vettura non ha funzionato come speravamo, e questo credo sia evidente. Possiamo parlare di tante cose, ma di base oggi il problema era prestazionale, di una macchina che non andava. Carlos ha fatto la stessa strategia di Hamilton, ma Lewis è finito 2° pur partendo davanti. Oggi la Ferrari non ha girato, e quando una macchina non funziona puoi mettere la gomma che vuoi ma non funzionerà. Non c'era motivo per pensare che le dure sarebbero andate così piano. Se ci fosse stata la monoposto, non staremmo qui a parlare di gomme. Oggi non ha funzionato tutto, ma certamente la vettura è mancata, non ci ha dato la possibilità di fare ciò che avremmo voluto. Guardandoci negli occhi analizzeremo innanzitutto perché non avevamo il passo giusto con la vettura, poi analizzeremo la strategia".

La classifica piloti

Le condizioni erano cambiate: "Oggi la macchina non ha funzionato per come l'abbiamo vista venerdì con condizioni diverse o in questo inizio di stagione. Per la prima volta la nostra vettura non è stata sufficientemente veloce sul passo gara, non è stata veloce per andare come la Red Bull o la Mercedes. E' questo che dobbiamo analizzare, al momento non abbiamo risposta per questa prestazione. Qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto".

I perché delle scelte

Sul confronto con Russell a parità di gomma media, Binotto ha spiegato: "Nel primo stint Russell era sulle morbide e noi sulle medie, un vero confronto non si può fare. Il sorpasso è avvenuto a parità di gomma media nel secondo stint, eravamo più rapidi di tre o quattro decimi ma quella era una differenza dovuta alla vita delle gomme. Charles in generale è andato meglio di Carlos, ma di base non avevamo il respiro necessario. Leclerc secondo con la giusta strategia? Se ne può parlare a lungo, ma le gomme non hanno funzionato perché era la macchina a non funzionare. Io da responsabile della scuderia analizzo per prima cosa la prestazione, solo dopo la strategia, perché la prima cosa a mancare oggi è stata la performance. Poi questo non significa che siamo stati perfetti su altre aree come i pit-stop".

Riguardo ai giri di uscita dai box, il team principal ha concluso: "Sapevamo che con la dure ci sarebbero stati almeno due o tre giri di warm-up richiesti, dunque due o tre giri di difficoltà. Dalle nostre analisi in uno stint di 30 giri pensavamo che la parte difficile sarebbero stati i primi 10, per poi avere un vantaggio a fine gara, invece le dure hanno smesso di funzionare. Il punto, lo ribadisco, è la mancanza di prestazione. Perché della dura e differenziazione strategie? Con Charles abbiamo voluto difendere la posizione su Max, pensando di potercela giocare alla distanza. E' chiaro alla fine come la gomma bianca fosse sbagliata, ma la ricerca delle motivazioni è da ricercare nella mancanza di prestazione da parte della macchina, e sarà quella la priorità delle nostre analisi".

La classifica Costruttori


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