Dallara: “La Ferrari può risalire”

Dallara: “La Ferrari può risalire”

L’ingegnere ha commentato con noi il GP di Spagna. La Rossa è chiamata a una sfida complessa per gestire il presente e prepararsi al 2022, ma può risalire la china

Presente in

Alessandro Bucci

21.08.2020 10:42

A commentare il Gran Premio di Spagna 2020 l’Ingegnere Gian Paolo Dallara, la cui azienda (fornitrice di telai) vanta ben undici presenze negli appuntamenti iberici nella storia della massima serie considerando le sei partecipazioni di Scuderia Italia tra 1988 e 1993 e le cinque della Haas-Ferrari dal 2016 ad oggi.

Quarta vittoria consecutiva per Lewis Hamilton a Barcellona siglando l’88° successo in carriera. Binomio Mercedes-Hammertime fonte d’ispira- zione storicamente parlando?

"Sicuramente sono fenomeni interessantissimi. Ricordo quando Mercedes dominava con Fangio, rispettivamente nel ’54 e ’55. La scuderia tedesca vinceva con vetture carenate e non, manifestando una superiorità netta rispetto alla concorrenza. Pensia- mo anche al binomio abbastanza recente Schuma- cher-Ferrari, dove ogni parte chiamata in causa funzionava al meglio. Le confesso che mi piacerebbe molto rivedere la Rossa di Maranello tornare a vincere con costanza".

Mercedes, Ferrari ed Alpha Tauri hanno optato per il pit-stop contemporaneo dei piloti. Tralasciando il team di Brackley, secondo lei quali motivi hanno spinto le due scuderie italiane a optare per la doppia fermata?

"Hanno cercato di giocare una delle poche carte rimaste a loro disposizione (tra le possibili strategie da adottare nell’arco di una stagione), ma non vedrei questo elemento in correlazione con le caratteristiche del tracciato".

Leclerc s’è dannato l’anima per recuperare terreno, ma un guasto elettrico sulla SF.1000 lo ha costretto ad alzare bandiera bianca...
"Charles è un combattente non solo quando c’è in gioco la vittoria, ma anche nelle occasioni in cui si tratta di portare a casa punti. Leclerc ha un contratto di cinque anni con Ferrari e quindi penso vi siano ottimi presupposti per la Rossa di tornare a vincere quando la vettura tornerà competitiva. Mi auguro che il Cavallino Rampante possa invertire la rotta nel 2022, quando subentreranno cambi regolamentari molto significativi. Penso che Ferrari, in questo momento, sia chiamata a una sfida davvero molto complessa: non solo gestire al meglio un momen- to presente difficilissimo, ma lavorare anche in mo- do da poter giocare la partita nel 2022 con un altro mazzo di carte".

Vettel ha concluso il Gp di Spagna settimo divenendo l’unico pilota della storia F.1 oltre ad Hamilton (primo nella classifica ogni epoca dei punti conquistati) a quota 3000 punti. Come ha visto Seb?

"Vettel ha combattuto tenacemente gestendo molto bene le gomme. Non credo che gli attuali problemi Ferrari siano da ascrivere alla line-up piloti. Entrambi spingono al massimo nonostante la vettura non sia sufficientemente competitiva".

È fiducioso circa una (perlomeno parziale) ripresa della Ferrari nella seconda parte del 2020?

"Confido che la Rossa riesca ad iniziare la risalita nel corso della stagione, perché vedo tanto impegno, determinazione e volontà nel non accettare la sconfitta da parte della scuderia di Maranello. Nonostante il momento di grande difficoltà, tutti i membri del Cavallino Rampante lottano per ottenere il miglior risultato possibile e questi sono elementi che lasciano ben sperare. I cicli sono sempre esistiti, ma non sono infiniti".

Abbonati all'edizione digitale per leggere il resto dell'intervista


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi