Ricciardo, un podio in Canada per confermarsi

Reduce dalla batosta di Montecarlo, Daniel vede Montreal come un ulteriore indicatore della forza Red Bull per il prosieguo del campionato

Fabiano Polimeni

03.06.2016 12:16

Tra alti e bassi. Il Gran Premio del Canada ha riservato momenti diametralmente opposti nelle ultime due stagioni per Daniel Ricciardo. La prima vittoria in carriera, nel 2014, poi le aspettative "tradite" lo scorso anno, un week end incolore, concluso in 13ma posizione e doppiato. Arriva a Montreal con la delusione e la rabbia per quanto accaduto a Montecarlo, una vittoria scippatagli dal suo stesso box. Ma come sottolinea Christian Horner, è tempo di guardare avanti: «Comprensibilmente, dopo la gara era distrutto per aver fatto una grandissima prestazione senza conquistare la vittoria.

Ma non puoi portare l'orologio indietro, si possono risolvere le cose per quel che ci attende. E' terzo nel mondiale e lo aspetta un posto che evoca fantastici ricordi, speriamo di potergli dare di nuovo una macchina competitiva». Gli sviluppi al motore Renault si faranno sentire pienamente su una pista da motore, caratterizzata da ampi tratti a gas spalancato e lunghi rettilinei (si stima in 5 decimi il progresso sulla specifica vecchia). Rispetto a tanti anni fa è cambiata l'intepretazione che danno le squadre del tracciato: se una volta si scaricavano le ali per cercare il tempo, le recenti edizioni hanno visto assetti con ali certo diverse da Monaco per incidenza, ma pur sempre con un carico tale che aiuti l'equilibrio in staccata delle monoposto. Anche per queste ragioni, i cavalli saranno cruciali. 

«La power unit aggiornata ci ha dato esattamente quel che la Renault diceva avrebbe fatto ed è una cosa positiva, visto che andiamo verso piste esigenti sulla potenza», ribadisce Horner. 

Quanto ai piloti, ha sensazioni positive Ricciardo, è una pista che apprezza: «Puoi guidare la macchina in maniera aggressiva sulle chicane, ed è divertente. E' una gara che amo, la prima vittoria in Canada resterà sempre speciale, perciò mi piace tornare. Purtroppo, nel 2015 feci probabilmente la gara più brutta della stagione, mi auguro vada molto meglio quest'anno». Il Gran Premio del Canada, a dire del pilota australiano, sarà anche un ulteriore indicatore della competitività Red Bull: «Sarà un segno, se riusciremo a essere veloci, allora lo saremo per tutto il resto della stagione. Poter lottare per un podio in Canada vorrà dire poterlo fare ovunque».

Il primo giro di pista a Baku

E non è analisi banale, perché se su tracciati come Monaco, Silverstone, Ungheria, Singapore, l'assoluta forza Red Bull è nota, uscire da Montreal con una gara sui livelli di Mercedes e Ferrari, sarà garanzia anche per gli appuntamenti estivi su piste veloci come Spa e Monza.

Non fu gara da ricordare, 15mo al traguardo, il Gran Premio del Canada 2015 nemmeno per Max Verstappen: «Speriamo sia una gara positiva per noi con il nuovo motore, proveremo a puntare al podio. 

E' un circuito particolare, ha tanti lunghi rettilinei, poi curve lente da bassa aderenza, dovremo trovare l'equilibrio con il set-up. Mi piace la staccata al tornantino, con tante persone sulle tribune. Si corre molto vicini ai muri ed è una sensazione speciale».

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