F1 Austria, Clear: layout semplice, contano i dettagli

Obiettivo puntato sulla qualifica, anzitutto. A Spielberg forse più che altrove. Un giro breve, con poche occasioni vere per fare la differenza, prevalentemente nel settore conclusivo. Jock Clear, responsabile delle attività in pista della Ferrari, traccia la rotta da seguire nel week end alle porte. Un Gran Premio d'Austria che può riavvicinare le Rosse in termini di competitività alle Mercedes, dopo una parentesi, quella di Baku, senza storia. «Per le qualifiche dovremo dare ai ragazzi una macchina forte. Nelle ultime gare in questa fase siamo migliorati e abbiamo fatto progressi in tutte le sessioni. Abbiamo biosgono di farlo anche in Austria e dare la possibilità a Seb e Kimi di stare davanti in Q3», spiega.

Star davanti intanto a outsider fastidiosi, viene da pensare a Williams e Force India, macchine da tenersi alle spalle per non perder tempo in gara: lo scorso anno, Vettel dovette accontentarsi della quarta piazza per una sosta ai box lenta, senza trovare poi la possibilità di scavalcare Massa in pista. 

«E’ un circuito impegnativo, molto diverso da Baku, dove siamo appena stati, ma anche da Canada e Monaco. Come sempre, cerchiamo di prepararci con nuove componenti, aggiornamenti e assetti appositamente studiati per le difficoltà di ogni tracciato», prosegue l'analisi di Jock Clear. Il layout «è molto semplice, con solo cinque vere curve ed alcuni lunghi rettilinei, un mix tra un circuito di potenza e uno ad alto carico aerodinamico. In termini di sfida tecnica è una delle piste più corte e questo fa sì che anche i più piccoli dettagli abbiano un impatto significativo sul tempo sul giro. Si va alla ricerca di pochi centesimi su una percorrenza di poco più di 1 minuto, 1'08" è il tempo che prevediamo di fare in qualifica. Quei centesimi vanno trovati nelle curve e sarà la sfida per gli ingegneri. Veniamo da un circuito, Baku, con 19 curve e trovare margini è ben diverso che farlo in sole 5». 

C'è attesa anche per scoprire la risposta delle gomme Ultrasoft con il nuovo asfalto. Finora, nelle gare in cui è stata protagonista, la mescola più prestazionale della gamma Pirelli ha dimostrato ottime doti di tenuta rispetto alle Supersoft, in Austria - come anticipato dallo stesso gommista - le cose potrebbero essere un po' diverse se confrontate con le strategie adottate dai team un anno fa: le due soste non sono da escludere. «Il circuito quest’anno è stato riasfaltato, ma ancora non sappiamo cosa aspettarci dal nuovo fondo stradale. Non sappiamo quale sarà l’impatto sulle gomme, ma questo vale per tutte le squadre. Forse ci si troverà in una situazione diversa rispetto all’anno scorso ma non possiamo saperlo fino a venerdì, quando scenderemo in pista per le prove libere». 

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Per un intervento consolidato, di altri, più importanti, si ragiona in prospettiva. Nello specifico di un ampliamento rispetto agli attuali 4.300 metri di sviluppo, ricorrendo a parti del vecchio Osterreichring, che dall'odierna staccata di curva 1, anziché voltare a destra, proseguiva in un tratto velocissimo verso il bosco. Potrebbe essere una configurazione rièpresa - con delle modifiche - per gli anni a venire. E' pista che piace a Sebastian Vettel, «il circuito è in una zona montuosa, penso che la pista sia molto bella. Ci sono molti cambi di pendenza, salite e discese e questo rende tutto più entusiasmante. Il tempo può essere bello o brutto, comunque è un bel posto per correre.

Il circuito è molto corto, non ci sono tante curve e quindi è fondamentale affrontare ognuna di queste nel modo migliore. E' importante trovare in fretta il ritmo, soprattutto durante la gara, se inizi con il piede sbagliato è difficile recuperare il giro».

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