Mercedes W11, i segreti vanno ben oltre il DAS

Mercedes W11, i segreti vanno ben oltre il DAS

A Brackley, olre al DAS c'è di più... Scopriamo insieme cosa si cela sotto la monoposto di Hamilton e Bottas

Paolo Filisetti

27.03.2020 12:33

Il  DAS, ovvero il sitema Dual Axis Steering, dai test di Barcellona è assurto agli onori delle cronache come “l’arma segreta” della Mercedes, simbolo della capacità innovativa e di sfruttamento millimetrico del regolamento tecnico da parte dei tecnici di Brackley.

In realtà, sebbene questo dispositivo, permanga tuttora tra le priorità dei team avversari a livello di comprensione di funzionamento ed efficacia, ma soprattutto, di opposizione, con la Red Bull schierata in prima linea tra coloro che lo ritengono illegale; altri elementi di questa monoposto, paiono ancora più estremi e ben oltre i limiti sanciti dal regolamento.

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Se  già a  Melbourne le prese d’aria triangolari, posteriori, che  si estendevano a livello del bracket, eccedendo la misura massima in altezza consentita di 160mm, è ora l’avantreno che merita un attenta osservazione. Nello specifico, nei test svolti al Montmelò è stato possibile rilevare come Mercedes abbia provato due diverse versioni di campane/ flange  porta disco anteriori.

Nello specifico, si aveva una versione caratterizzata da una presenza abnorme di fori, di diversa sezione e con un posizionamento capillarmente studiato sulla campana porta disco. L’impressione, è che il numero dei fori non si giustifichi come sosterrebbero i tecnici Mercedes, con un alleggerimento di questi elementi per ridurre le masse non sospese.

Bensì si tratti di una minuziosa realizzazione di canali di ventilazione per generare, con la rotazione delle ruote, un’ efficace  estrazione del flusso d’aria, all esterno delle ruote, fruttando la sezione più vicina al mozzo ruota. Questo di fatto, pare uno scaltro aggiramento della regola che vieta i mozzi ruota soffiati che erano stati sino a due anni fa magistralmente sfruttati prima da  Red Bull e poi da Ferrari.

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Il preciso indirizzamento dei flussi, aspirati all’ esterno attraverso le complesse  prese d’aria dei freni che caratterizzano la Mercedes W11, ha indubbi benefici a livello di gestione dei flussi diretti verso il retrotreno, con un tangibile incremento dell’ efficienza del diffusore.

La valenza aerodinamica di tale soluzione è dunque rilevante, ergo pare evidente quanto le flange forate della W11, possano essere considerate “parti aerodinamiche in movimento”, contravvenendo al regolamento tecnico che le vieta espressamente.

E’ indubbio che l’attenzione degli avversari già abbia posto particolare attenzione su questi dettagli, e solo l’attuale stop alle gare, abbia per ora impedito l’inoltro di proteste formali, sebbene da nostre fonti, richieste di chiarimento sino già state inoltrate alla FIA. Nel prossimo numero di Autosprint, troverete un ampio articolo di approfondimento .

Le foto nel dettaglio

Flange portadisco forate

Nelle prime due immagini si nota la flangia porta disco forata, caratterizzata da una disposizione radiale capillarmente studiata, dei fori che in Mercedes, definiscono di alleggerimento.

Flange portadisco piene

Palese la differenza con la versione piena, completamente priva di fori, come si può notare in queste due foto.


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