Fia: parte "in Salita" la sperimentazione del Performance Factor

Fia: parte "in Salita" la sperimentazione del Performance Factor

Adottato virtualmente già nell'EuroMontagna 2018 il nuovo sistema futuro di suddivisione categorie tramite formula matematica

Maurizio Voltini

27.03.2018 16:44

È un nuovo possibile regolamento che la Fia sta impostando per le gare in salita, ma in futuro, se i risultati della sperimentazione saranno favorevoli, potrebbe interessare anche altri settori del motorsport automobilistico. Parliamo del nuovo sistema di Performance Factor che dovrebbe aiutare a ridefinire in modo più semplice le varie categorie di gara, tramite una formula matematica convertibile addirittura in un'App per smartphone.

Ma procediamo per ordine. In questo momento la Montagna sta attraversando una fase favorevole anche perché permette di correre a tanti appassionati e con varie tipologie di macchina. Oltre a quelle dei campionati Fia, oltretutto, si aggiungono spesso svariate categorie nazionali, differenti da Paese a Paese. Il problema è che questo sta complicando la vita ai commissari, ma soprattutto ci si basa sovente ancora su Gruppi (N, A, R, GT e così via) ormai obsoleti: è tanto tempo che le Case non omologano più le loro vetture da corsa in certi Gruppi, preferendo organizzare dei monomarca o al massimo inserirle nel TCR.

Per questi motivi la Commissione Salite e la Divisione Tecnica della Fia hanno voluto sviluppare un nuovo sistema di regole, con lo scopo di consentire di correre al maggior numero possibile di tipologie di macchina (eccetto solo elettriche e ibride) ma al tempo stesso riducendo le categorie. Così è nato il Performance Factor. Fatti salvi tutti gli standard di sicurezza e una cilindrata inferiore a 6,5 litri, e a prescindere da qualsivoglia omologazione (anche scaduta) o modifica, il PF permetterà di classificare le vetture da corsa in base a un rapporto prestazioni/peso, considerando 5 elementi base: motore, trasmissione, aerodinamica, telaistica e appunto peso.

All'atto pratico, si adotterà una formula matematica (disponibile online) tramite la quale i concorrenti dovranno specificare una trentina di caratteristiche della propria macchina: ne scaturirà un numero corrispondente al PF di quella vettura, che determinerà in quale categoria correre. Il concetto è abbastanza interessante: rispetto agli attuali Balance of Performance adottati in certe categorie, per esempio, si perde il fattore di arbitrarietà e tutto diventa più matematico e lineare, meno "politico". Ciò consentirà di ridurre le classi da una ventina a 5-6  mantenendo un livello di competitività omogeneo all'interno di ciascuna categoria e permettendo comunque di correre con qualsiasi tipologia di macchina o di preparazione.

Questo nuovo approccio tecnico verrà adottato "virtualmente" in questa stagione dell'Europeo Montagna: vale a dire che oltre alle normali classifiche, verranno calcolate anche quelle con il nuovo sistema, senza però influenzare il campionato stesso. Se tutto andrà come sperato, la nuova classificazione diverrà operative nel 2019. Ma non solo: in caso favorevole il Performance Factor potrebbe essere esteso anche ad altre gare con le auto a ruote coperte e poi arrivare perfino a Prototipi e monoposto. Vedremo come si svilupperà la questione, di sicuro interesse per tutto l'ambiente.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi