Eiffeland: il sogno di Luigi Colani

Eiffeland: il sogno di Luigi Colani

La recente scomparsa del grande designer riporta indietro ai fantastici anni '70 quando una squadra di Formula 1 poteva nascere come una comunità hippie. Nel 1972 Luigi Colani aveva concepito la Eiffeland per Rolf Stommelen

22.03.2020 16:46

I team F.1 sorgevano come comunità Hippie

Gunther Hennerici oltre che imprenditore di successo, è perdutamente appassionato di corse. Lui e suo fratello Heinz, che ha perduto un braccio nella seconda guerra mondiale, al volante di una vettura di serie sanno girare su tempi impressionanti sulla vecchia e terrorizzante Nordschleife, l’Anello Nord del Nurburgring. Entrambi credono ciecamente nel talento di Rolf Stommelen, che nel 1971, di fresco passato all'Alfa Romeo, è capace di prestazioni fantastiche col prototipo del Biscione, mentre in F.1 non cava un ragno dal buco al volante della recalcitrante Surtees. Bisogna fare qualcosa. Subito. E a Hennerici vengono in mentre tre cose tutte insieme: una facile, l’altra quasi impossibile e la terza completamente folle. In altre parole, bisogna comperare una March privata, farla correre con un team autogestito, ma affidare le forme della monoposto all’estro di un designer capace di creare una F.1 tale e quale a ciò che scaturirebbe dai sogni di un bambino. Dài: soldi propri, pilota bello ignorante, telaio buono e aerodinamica geniale: il risultato non potrà che essere fantastico.


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