Visser (Volvo): “F1 e WEC? Lo sport non ci interessa. Anche se la Formula E…”

Visser (Volvo):  “F1 e WEC? Lo sport non ci interessa. Anche se la Formula E…”
La Casa svedese non vuole impegnarsi nelle competizioni “tradizionali”, ma per quelle elettriche potrebbe ripensarci

19.01.2015 ( Aggiornata il 19.01.2015 16:06 )

La Volvo sembrerebbe rimanere abbastanza ferma su una posizione che non la vede al momento molto impegnata nelle corse automobilistiche. Nonostante il costruttore nordico sia attivo nel Campionato Turismo svedese e nell’australiano Supercars V8 (al quale prese parte anche Casey Stoner), storce abbastanza il naso ad un concreto impegno nelle competizioni. Volvo pone infatti nella sua produzione di serie molta attenzione nello sviluppo delle tecnologie ibride e dei sistemi di sicurezza, valori questi che secondo Alain Visser (Senior Vicepresident Marketing, Sales & Customer Service di Volvo) non coinciderebbero con quelli trasmessi dal mondo delle corse: «Guardate marchi come Land Rover e Jaguar. Sono dei brand “premium” che non corrono». Un parere forse un po’ affrettato quello espresso dal numero uno del marchio svedese, che non tiene conto né del passato di Jaguar (che proprio alla partecipazione alle corse, sia in Formula 1 che nel Gruppo C, deve molto del suo ritrovato appeal sportivo) né della forza d’immagine derivante dai successi sportivi di cui hanno nella storia beneficiato numerosi costruttori (basti pensare al marchio Lancia, che raggiunse il suo apice commerciale proprio quando il costruttore italiano coglieva vittorie e titoli iridati con i Rally e con i Prototipi). «Non vedo le corse molto in linea con il nostro DNA, in quanto un marchio come Volvo si prefigge di trasmettere valori quali consumi contenuti e sicurezza», prosegue tuttavia Visser, che sembrerebbe trascurare però come - specialmente negli ultimi anni – i regolamenti di Formula 1 e WEC abbiano in realtà concentrato le loro attenzioni proprio sul contenimento dei consumi e sul raggiungimento di un elevato standard di sicurezza. La realtà che si apprende dalle dichiarazioni dello stesso Visser sembrerebbe quindi essere un’altra: ovvero che la Casa di Goteborg declini al momento un impegno più concreto nel motorsport per via dei costi elevati che F1 e WEC richiedono. Dichiarando: «La 24 Ore di Le Mans è uno degli impegni più insensati al quale un costruttore potrebbe prendere parte, in quanto ha un costo di 20.000.000 di euro per una vettura che ottiene una copertura mediatica di 24 ore». Visser si smentisce infatti quando ammette il suo interesse per la Formula E: «Anche se non vi è ancora stata nessuna decisione in merito, la Formula E rappresenta qualcosa a cui stiamo pensando. La copertura mediatica è ancora piuttosto limitata, ma credo che sia un tipo di Campionato sportivo in grado di poter crescere. Seguiamo con molto interesse questa serie. Abbiamo effettuato un’analisi approfondita ma non siamo ancora giunti ad una decisione. Quando si ha un budget limitato si deve pensare bene a come investire i fondi, e rispetto ad altri sport motoristici la Formula E sembrerebbe essere quello caratterizzato dal miglior rapporto qualità-prezzo". Tutta questione di come voler effettuare gli investimenti insomma. I Campionati di F1 e WEC hanno infatti costi direttamente proporzionali alla loro visibilità, mentre ovviamente la Formula E (una categoria fresca di nascita) richiede al momento investimenti minori, ed anche se è per ora un Campionato monomarca, avendo questo di fatto dato il via alle competizioni per vetture ad alimentazione elettrica è possibile che un domani più costruttori avranno la possibilità di entrare a farne parte. A.C. alain-visser-volvo
 

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