Resistendo all'attacco di
Scott Speed che pure aveva più riserva nelle batterie,
Nicolas Prost vince il GP di Miami F.E e si porta al comando pure della classifica generale della categoria di monoposto elettriche. Il francese ha gestito bene la pressione dell'americano negli ultimi giri, nonostante una strisciata un po' forte contro uno dei muretti del tracciato cittadino in Florida, dopo che entrambi avevano superato
Daniel Abt, un po' in crisi di "carica elettrica" dopo essere svettato brillantemente nella gestione del pit-stop con cambio macchina.
In precedenza si è assistito ad un piccolo contatto al via fra Prost e il poleman
Jean-Eric Vergne, ma è piuttosto
Charles Pic che compromette la gara in testacoda.
Sam Bird approfitta della situazione e si porta alle spalle di Vergne, per attaccarlo e superarlo appena prima che il francese si avvii ai box per il pit-stop. L'inglese invece resta in pista, ma per restare quasi senza corrente proprio nel giro successivo, rientrando ai box a passo d'uomo.
Con una gara regolare,
Jerome D'Ambrosio ha agguantato la quarta posizione da un
Lucas Di Grassi in crisi di elettricità sul finire, ottenendo solo la nona posizione conclusiva che comunque tiene secondo in campionato davanti a Bird. Mentre al contrario
Nelson Piquet jr ha condotto tutta una gara al risparmio e potendo attaccare negli ultimi giri è risalito al quinto posto finale.
Oltre che su questi episodi, la gara della
Formula E è vissuta su una certa difficoltà di sorpasso, anche per via delle traiettorie pressoché obbligate imposte dal tracciato. In questa occasione
Tonio Liuzzi è andato a sostituire la Cerruti alla guida della monoposto del team Trulli, e inizialmente ha saputo porsi in zona punti. Ma come spesso capita ai neofiti di questa categoria, ha sfruttato troppo le batterie e così alla fine è arrivato solo 16° proprio alle spalle di
Jarno Trulli. Primo dei ritirati invece
Bruno Senna, per il cedimento di una sospensione.
Il prossimo appuntamento della
Formula E sarà fra due settimane sempre in Usa, sul tracciato di
Long Beach.
Maurizio Voltini