DTM: novità per favorire i piloti (e la BMW)

Nell'ultima riunione tenuta a Monaco, la commissione che regolamenta il Deutsche Tourenwagen Meisterschaft ha deliberato alcune novità normative, in particolare per quanto concerne l'attribuzione delle zavorre e l'impiego del DRS. Novità che, si puntualizza nel relativo comunicato, sono state introdotte come risultato di un processo collettivo che ha coinvolto gli ingegneri delle varie squadre e gli organizzatori del DTM. Categoria ora ancor più sulla cresta dell'onda anche grazie al comportamento in F1 del campione 2015, Pascal Wehrlein. Per cominciare, l'attribuzione delle zavorre "di compensazione" verrà decisa dopo le qualifiche, e non più in base ai risultati della gara precedente. Sarà valutata in base alle prestazioni di quel modello di vettura, con lo scopo di pareggiare le prestazioni delle varie macchine senza andare a penalizzare il singolo pilota (anche in caso di vittorie multiple). Resta il dubbio che ciò non possa andare a "drogare" le prestazioni in qualifica, per non vedersi attribuire del peso in più. Per quanto riguarda l'utilizzo del DRS, l'ala mobile che favorisce i sorpassi presente anche nel DTM, l'unico fattore variato rispetto allo scorso anno è che ne sarà limitato l'impiego in gara. Sarà cioè permesso solo un determinato numero di attivazioni, per cui i piloti dovranno essere più attenti al suo uso, più strategico. Infine, sono state decise delle "agevolazioni" per rendere più competitive le BMW M4 DTM. Sarebbe stato riconosciuto che l'aerodinamica di questo modello sia meno efficace di quelle degli avversari ma, non potendola variare per questioni di omologazione, si è preferito concedere un'ala posteriore più larga di 5 cm e 7,5 kg di alleggerimento. Dunque il peso minimo per le Audi e le Mercedes sarà di 1.120 kg, mentre quello delle BMW di 1.112,5 kg, almeno nelle prime qualifiche stagionali. Maurizio Voltini

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