IndyCar: Dixon campione, Montoya battuto

IndyCar: Dixon campione, Montoya battuto
Nell'ultima gara a Sonoma il colombiano finisce 6° a pari merito di punteggio con Dixon ma perde il titolo per meno vittorie

31.08.2015 ( Aggiornata il 31.08.2015 01:55 )

Perdere il campionato terminando a pari merito col vincitore! È quanto è successo a Juan Pablo Montoya che nella sfida finale, a Sonoma in California, partiva da favorito ma ha perso il titolo in modo rocambolesco e incredibile. Battuto da Scott Dixon a sorpresa campione IndyCar per la 4° volta in carriera grazie alla vittoria nella gara finale  che assegnava doppio punteggio. Montoya è giunto all'appuntamento finale con i favoriti del pronostico. Guidava il campionato con 500 punti, ben 47 più di Dixon e 34 più di Rahal. Gli sarebbe bastato gestire la corsa per portare a casa il successo finale. Invece ha commesso un errore madornale: dopo un terzo di gara mentre viaggiava nelle posizioni di testa alle spalle del compagno di squadra Power, lo ha colpito da dietro in frenata per un errore di valutazione. Power si è girato e ha spento la macchina, provocando la neutralizzazione della corsa ma Montoya ci ha rimesso un'ala anteriore, è dovuto andare ai box a sostituire il musetto ed è finito in fondo al gruppo, in 23° posizione. Da lì, dal fondo, è cominciata la sua rimonta. Rahal era indietro anche lui per costituire un pericolo per il campionato, ma sfortuna (per Montoya) ha voluto che nelle prime posizioni, con un'abile strategia merito del suo team ai box si portasse proprio uno dei suoi rivali per la corsa al titolo: Scott Dixon. Che con un'abile strategia il neozelandese del team Ganassi è riuscito a mantenersi al comando fino alla fine. Mentre Montoya ha cominciato a rimontare furiosamente. A Montoya serviva un quinto posto in caso di vittoria di Dixon per aggiudicarsi comunque il titolo. E l'impresa sembrava impossibile. Ma il colombiano ci si è lanciato con ostinazione. Prima è riuscito a portarsi nei primi 15, poi è entrato nei top e nel finale è salito all'8° posto. Pareva finita, ma davanti a lui a 10 giri dalla fine Bourdais ha tamponato Rahal. Quest'ultimo si è girato e Montoya ha guadagnato una posizione, poi un'altra perché a 5 giri dalla fine Bourdais è andato ai box con le gomme ormai finite. A quel punto Montoya era sesto e se la gara fosse terminata così sarebbe finito a pari merito (556 punti) con Dixon vincitore. Ma Dixon si sarebbe aggiudicato il titolo per il maggior numero di vittorie nel campionato (3 contro 2) rispetto a Montoya. Per cui il colombiano ha cercato in tutti i modi di attaccare il pilota davanti a lui, Briscoe, per strappargli il quarto posto che gli avrebbe dato i punti sufficienti per la vittoria in campionato. Ma Briscoe, per via della strategia, si era ritrovato con le gomme soft mentre Montoya aveva le mescole dure; il neozelandese anche con gomme ormai "stanche" con 23 giri sulle spalle, è riuscito a difendersi dagli attacchi di Montoya che ha perso un campionato che aveva guidato fin dalla prima corsa stagionale! podio indycar Per Scott Dixon, neozelandese di 35 anni, è il quarto titolo nella IndyCar (dopo quelli del 2003, 2008, 2013) che si aggiunge a un successo alla 500 Miglia di Indianapolis. per il team Penske, quello di Montoya, è il quinto campionato perso (assieme ai 4 di Power) all'ultima corsa. Finale di stagione sfortunato per Luca Filippi fermo già nei primi giri per un guasto all'acceleratore. Ha poi ripreso la gara staccatissimo di parecchi giri ed è stato classificato al penultimo posto.    

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi