Alonso, 24 Ore di allenamento alla palestra Daytona

Alonso, 24 Ore di allenamento alla palestra Daytona© sutton-images.com

Diversamente dai soliti programmi di preparazione atletica in palestra, Fernando sceglie l'abitacolo della Ligier per allenarsi in vista della stagione di Formula 1. E, su Le Mans, dice: "Ne stiamo discutendo"

Fabiano Polimeni

25.01.2018 09:27

Tutti a documentare l'impegno invernale, perlopiù su Instagram. Piloti in piena fase di preparazione fisica. Palestra e sudore, esercizi mirati sui muscoli del collo. Le basi. Poi c'è l'Instagram di Fernando Alonso: casco e tuta già indossati a gennaio. I primi test a Daytona, gli ultimi preparativi in vista delle sessioni del giovedì sullo Speedway. Così, l'”allenamento” di Nando. Da ringraziare, perché offre spunti d'interesse aggiuntivi sul primo appuntamento dell'anno di assoluto rilievo.

«Anche questa è preparazione», dice riferendosi all'impegno che lo attende sabato. «Solitamente trascorro gran parte di gennaio e febbraio con allenamenti intensivi, soprattutto carichi sul collo e bande elastiche. Adesso, però, ho l'opportunità di allenare questi muscoli nel modo più naturale possibile per un pilota: in macchina. In più, posso competere con alcuni tra i migliori piloti al mondo. Non si tratta solo di svolgere una gran preparazione, è anche divertente. Vedo Daytona come una specie di riscaldamento per la Formula 1».

Non solo Alonso, anche Lance Stroll segue uguale percorso di avvicinamento ai test di Barcellona. A Woking lavorano alacremente per realizzare un progetto che supporti le ambizioni della dirigenza e dei piloti. Zak Brown si è detto convinto di poter aspirare a un successo nel 2018. Fernando Alonso si limita a dire: «Spero che gli ultimi tre anni vengano presto dimenticati. Ci presenteremo del tutto diversi, crediamo di poter essere molto, molto competitivi con il motore Renault. Tutti i preparativi ci indicano che tutto andrà decisamente meglio. Abbiamo grandi speranze e l'atmosfera è radicalmente diversa».

Dalla 24 Ore di Daytona Fernando potrebbe proiettarsi dritto alla 24 Ore di Le Mans, in programma il 16 e 17 giugno. Già quest'anno, perché le condizioni tecniche e sportive che si presentano vanno colte al volo. Lascia intuire come ci siano delle trattative sullo sfondo, con Toyota, senza sbilanciarsi ancora: «Corro a Daytona perché amo le corse, a se si tratta di piste iconiche come questa, allora anche meglio. Voglio correre le gare più importanti al mondo e Le Mans è tra quelle. Un giorno, non so quando. Ne stiamo discutendo. Nelle gare di durata ci sono tante cose nuove, dal guidare di notte, al traffico, al cambio pilota. Mi auguro che, quanto affronterò in questa Daytona, mi sia d'aiuto un giorno a Le Mans».

 

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